Il professor Crisanti parla di vaccino e di lockdown dopo Natale: le sue sono parole scioccanti. Ecco cosa ha spiegato
L’emergenza Coronavirus sta preoccupando un po’ tutti. E’ inevitabile: con i nuovi Dpcm, però, pare che la situazione stia diventando meno grave e la curva dei contagi si sia raffreddata. Pertanto, le chiusure sembrano aver sortito un effetto abbastanza positivo. Lo ha sostenuto anche il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa nella giornata di giovedì 12 novembre. Oggi arrivano, invece, le parole di Andrea Crisanti, professore di Microbiologia all’Università di Padova, a Piazzapulita su La7. Secondo il professore ci sarebbero ‘luci ed ombre’ sul nuovo vaccino, ma non solo: un secondo lockdown sarebbe inevitabile dopo Natale. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le sue dichiarazioni e come si è espresso Crisanti circa la situazione in cui ci troviamo tutti negli ultimi giorni.
Coronavirus, Crisanti: “Sul vaccino ‘luci ed ombre'”
Per quanto possa essere stata una notizia positiva, quella del vaccino prodotto da Pfizer, il professor Crisanti non è proprio dello stesso avviso. In realtà, vuole metterci in guardia su quello che veramente rappresenta questo vaccino e su tutte le problematiche che molto probabilmente verranno a crearsi quando sarà reso disponibile. “Questa notizia, vista da lontano, è bellissima, ma vista un po’ più da vicino, ha luci e ombre. Innanzitutto, da quello che ci dicono, il vaccino ha dimostrato di poter proteggere soltanto la fascia d’età tra i 18 e i 45 anni. Al momento non c’è evidenza che protegga le persone anziane. Inoltre, protegge contro la sintomatologia ma non sappiamo se le persone protette poi diventano portatori sani. Questo non è stato verificato. Non sappiamo se le persone sono protette dalla malattia, ma, ciò nonostante, si infettano in maniera più o meno transitoria, perché lo studio non è stato concepito per valutare questo aspetto”.
E per quanto riguarda il lockdown…
Anche sul lockdown generale, di cui ancora non c’è certezza, il professor Crisanti ha un’idea chiara e precisa: “Un lockdown totale sarà inevitabile, perché con queste misure i casi non diminuiranno e il vaccino anti-covid non verrà distribuito in quantità tale da avere un impatto nei prossimi mesi. Quindi, io penso che in questo momento si cerchi di scavallare il Natale, poi ci sarà il lockdown totale, a meno che non avremo soltanto un migliaio di casi al giorno”.