“Vietato abbassare la mascherina per fumare”: cosa rischiano i trasgressori, il sindaco è stato molto chiaro nel videomessaggio
L’emergenza Coronavirus ha cambiato profondamente le nostre vite. Insomma, delle modifiche nello stile di vita di ognuno erano inevitabili: dalla libertà di scendere per fare shopping all’uso della mascherina, fino all’igienizzante per le mani sempre appresso da utilizzare al bisogno. Con l’ultimo Dpcm, il Governo ha introdotto ulteriori restrizioni, dividendo l’Italia in tre fasce: gialla, arancione e rossa. Quelli che si trovano in fascia rossa sono la parte di cittadini un po’ più ‘penalizzata’ da questo nuovo provvedimento, ma anche gli altri devono fare attenzione a diversi aspetti nella propria vita quotidiana. Anche, per esempio, fumare può essere un ‘problema’. Lo spiega Luigi Poli, sindaco di Spino d’Adda (Cremona).
Il sindaco Luigi Poli: “Concittadini, non abbassate la mascherina per fumare”
La mascherina si può abbassare nei luoghi aperti. Siamo ancora liberi di farlo. Almeno, però, come spiega il sindaco, non bisogna farlo per fumare. Lo possiamo fare per mangiare, per bere, o per magari fare il pieno di ossigeno per i polmoni. Ma per fumare, proprio, no. Il sindaco Luigi Poli è stato chiaro: “Concittadini, se volete fumare una sigaretta state a casa”.
Poco prima, a Cittadella, in provincia di Padova, il sindaco Luca Pierobon ha firmato un’ordinanza che parla chiaro proprio a tal proposito: “Vietato fumare all’interno di tutto il centro storico, spalti e rive comprese; presso le fermate dei mezzi di trasporto pubblico; nelle aree e nei marciapiedi in prossimità degli istituti scolastici; nelle aree pubbliche in situazioni di coda in attesa di accedere a esercizi commerciali (pubblici esercizi, esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita) uffici pubblici e privati, e ad ogni luogo”.
E’ prevista una multa per chi fuma
Se fino ad ora era vietato fumare nei luoghi chiusi, adesso anche all’aria aperta c’è qualche problema. Le disposizioni arrivano soltanto per contrastare l’emergenza Coronavirus: dunque, per una giusta causa. Stando a quanto viene riportato nelle ultime notizie, per i trasgressori ci sarebbe addirittura una multa da 150 euro.