Vaccino Covid19: la corsa verso un prodotto efficiente per combattere il SARS-CoV-2 è quasi terminata?
Normalmente si impiegano 8-10 anni nella sperimentazione di un nuovo vaccino. Dall’inizio della pandemia, per combattere questo nemico invisibile che ha piegato il mondo intero, sono stati sperimentati clinicamente 48 vaccini. Attualmente undici tra questi sono già arrivati alla fase finale dei test. La cosa ormai chiara è che un vaccino in grado di rallentare la corsa del Covid19 ci sarà. Forse non dovrà passare neanche troppo tempo, potrebbe essere disponibile già da gennaio. Questa è certamente un’iniezione di speranza, che presenta però ancora tanti punti di domanda.
Si trova in Germania, a Magonza, quello che potrebbe rivelarsi il primo vaccino al mondo autorizzato contro il SARS-CoV-2. E’ stato sviluppato dall’azienda tedesca BioNTech in collaborazione con il colosso farmaceutico statunitense Pfizer.
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Vaccino Covid19: quando si potrà tornare alla normalità?
L’azienda tedesca custodisce il vaccino avvalendosi della protezione della sicurezza nazionale: la posta in gioco è veramente troppo alta adesso. Intanto ha già prodotto milioni di dosi. Pur non avendo ancora la certezza dell’efficacia del vaccino, ha corso il rischio economico per poter guadagnare tempo.
Il fulcro della questione continua ad essere sempre lo stesso. Con un eventuale vaccino si risolverà la situazione e potrà tornare tutto alla normalità? O si prospetta solo un calo di decessi e contagi, ma si dovrà comunque sostenere ancora per anni l’utilizzo dei DPI ed il distanziamento sociale? Si ipotizza che soprattutto nel primo periodo di somministrazione del vaccino, saranno ridotti i contagi ma di certo non azzerati. Il vaccino servirà ad attenuare i danni del Coronavirus, proteggendo dai sintomi più gravi, ma la sua efficacia sarà moderata.
Le aziende farmaceutiche stanno lavorando senza sosta per sviluppare un prodotto efficace ed accaparrarsi un affare senza precedenti. Ma la fretta porterà davvero ad una soluzione duratura? Le incognite restano ancora molte: la sicurezza e la durata dei sieri, la trasparenza e accessibilità dei dati.
La strada verso la fine della pandemia sembra essere ancora lunga e piena di ostacoli. Ma forse si sta per accendere una luce alla fine del tunnel.