Micro telecamere in stanze affittate a ragazze
MILANO: Un uomo di 64 anni, aveva riempito tutte le stanze di una casa, in cui lui stesso viveva, con delle micro telecamere nascoste; Fin qui nulla di male, se non fosse per il fatto che, lo stesso uomo, utilizzava quelle stanze, per affittarle a giovani ragazze, filmandole poi, nella loro intimità e a loro insaputa.
L’uomo e’ stato scoperto grazie alla segnalazione di alcune di loro ed è ora accusato di “interferenze illecite nella vita privata” con l’aggravante della coabitazione ed è stato citato a giudizio dal PM di Milano Isabella Samek Lodovici.
Il sessantaquattrenne sarà difeso dal legale Andrea Benzi ed il processo inizierà domani, davanti alla prima sezione penale del tribunale di Milano,con le ragazze interessate che ovviamente, saranno parte civile.
le telecamere nascoste
Secondo quanto riferito da una di queste malcapitate inquiline, a marzo di un anno fa, nell’appartamento in questione, che si trovava in viale Fulvio Testi, mentre si trovava in bagno, ha scoperto casualmente, l’esistenza di una delle micro telecamere nascoste.
La ragazza ha individuato il minuscolo apparecchietto dietro una pianta finta, che era posizionata su un mobiletto vicino allo specchio. Una volta trovata la prima, la giovane si è insospettita e controllando il resto della casa,ne ha scoperte altre 2;
Una telecamera era occultata nella sua camera da letto, “nascosta sopra l’armadio, tra due scatoloni ed era orientata verso il letto” mentre l’altra, era nella stanza di una co-inquilina russa, che viveva con lei in quel periodo.
Altre ragazze coinvolte
Da quanto emerso dalle indagini, sembra che anche altre ragazze, che avevano vissuto in quella casa tra i mesi di ottobre 2018 e dicembre 2018, siano state vittima di violazione della privacy, da parte dello stesso soggetto.
«Sono alquanto turbata. L’idea che qualcuno possa aver visionato questo video mi fa inorridire»
Una di queste, una giovane donna cilena, che ha vissuto in quella casa nel suddetto periodo, dopo essere stata contattata dalla Polizia che le ha mostrato alcuni video, si è riconosciuta in alcune delle registrazioni effettuate dalle micro telecamere nascoste ed ha affermato: «Sono alquanto turbata. L’idea che qualcuno possa aver visionato questo video mi fa inorridire».Con la ragazza cilena in quel periodo, abitavano nella casa “incriminata”, anche altre due giovani vittime, ed anche loro, come risulta dalle imputazioni,hanno subito una violazione della loro privacy.
Profilo falso
Secondo quanto riferito, da una delle ragazze, l’uomo «proponeva l’affitto attraverso un profilo falso che non aveva rispondenza con i suoi dati personali ed utilizzava una foto che non lo ritraeva». Con questo sistema forse, l’uomo pensava forse di poter depistare eventuali accertamenti sulla sua reale identità.
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