Il tredicenne morto a capodanno: ucciso da un proiettile

Il tredicenne di etnia Rom, morto durante i festeggiamenti di Capodanno, è stato ucciso da un proiettile e non da un petardo come si ipotizzava.

 

Anche quest’anno i botti di Capodanno in Italia,  hanno fatto numerose vittime e questo  malgrado i numerosi divieti vigenti. Anche quest’anno infatti, si sono contati 79 feriti, di cui 13 colpiti da arma da fuoco e un decesso, un tredicenne di etnia Rom residente nell’astigiano. A meno di una settimana dalla conta delle vittime però, al contrario di quanto ipotizzato precedentemente, sono emerse delle novità riguardo il ragazzo morto.

tredicenne asti morto
fonte corriere.torino.it

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Il referto dell’autopsia

Il tredicenne infatti, almeno  inizialmente sembrava fosse morto, a causa dello scoppio di una batteria di petardi, che lo aveva colpito all’addome; Questo ovviamente, mentre lo stesso si trovava, intorno alla mezzanotte, a festeggiare l’arrivo del nuovo anno all’interno di un campo nomadi di Asti; Ora pero’, l’autopsia disposta, dalla procura di Asti, ha portato alla luce un’ altra verità. Secondo il referto autoptico e dalle prime indagini dei Carabinieri infatti, sarebbe stato il proiettile di un fucile da caccia, calibro 12, ad uccidere il 13enne Roudin Seferovic.

Il tredicenne sarebbe morto per una tragica fatalità

Sempre secondo le indagini dei Carabinieri di Asti, il proiettile che ha ucciso il giovane, sarebbe stato sparato a distanza ravvicinata. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti almeno al momento, non risultano indagati e dalle prime ipotesi quella più accreditata, rimane quella legata ad una tragica fatalità.

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