E’ di stamattina l’annuncio del virologo Bassetti all’agenzia Adnkronos: “Variante brasiliana del Covid sfugge alle difese”
In Italia anche ieri, la conta giornaliera della pandemia Covid, non ha dato tregua. Secondo i dati diffusi infatti 12.415 sono stati i nuovi contagiati e 377 sono stati i morti dovuti al Covid19. Il bollettino diffuso ieri dalla Protezione Civile poi ha fatto emergere un tasso di positività pari al 5,8%, considerando anche i test antigenici rapidi. Sempre secondo quanto riportato sul sito del Ministero della Salute i positivi a ieri erano 553.374, inclusi 2.503 pazienti in terapia intensiva, mostrando un calo di 17 unità rispetto a ieri.
Il piano vaccini nel nostro paese, sta andando avanti abbastanza velocemente e si spera che, con l’adeguamento ormai prossimo di quello prodotto da Astra Zeneca, il numero di persone vaccinate aumenti esponenzialmente di giorno in giorno. Il problema grosso oggi però, è rappresentato dalle varianti. Sono diverse infatti, le variazioni del virus che stanno emergendo dai controlli effettuati dai ricercatori, ed alcune di esse sono decisamente più aggressive rispetto a quella iniziale.
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Covid:”La variante brasiliana sembra abbastanza significativa”
Secondo quanto riferito dal virologo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, all’agenzia di stampa Adnkronos infatti: “La variante brasiliana ‘E484K’ sembra essere una mutazione del virus abbastanza significativa. Arrivano infatti notizie di persone, che si sono reinfettate in un tempo anche breve, perché il virus ha circolato in maniera indisturbata. E’ molto simile alla variante Sudafricana, ed evidentemente, riesce a sfuggire al nostro sistema immunitario. E’ chiaro che queste mutazioni vanno adeguatamente e meticolosamente studiate anche qui in Italia perché il virus sta circolando ovunque”.
Bassetti: “vedremo altre varianti del coronavirus”
Sempre lo stesso Bassetti poi precisa che: “Per studiare queste mutazioni, occorrono laboratori molto attrezzati e investimenti nella ricerca. Da qui ai prossimi mesi vedremo altre varianti del coronavirus. Sappiamo che il vaccino può essere modificato, come già avviene per quelli antinfluenzali, per contrastarle”.