Con grande probabilità, è iniziato alle 9 di stamattina, l’ultimo giorno di vita del governo Conte-bis. Appena terminerà il Consiglio dei Ministri, attualmente in corso, il Premier salirà al Colle per rassegnare le sue dimissioni
Il Governo Conte-bis sta volgendo al termine. Al termine dell’ultimo Consiglio dei Ministri, che si sta svolgendo proprio in questi minuti infatti, Giuseppe Conte salirà al Quirinale, per dimettersi. La riunione del CdM, dovrebbe servire al Premier Giuseppe Conte, solo per comunicare la sua volontà di recarsi da Mattarella, per rassegnare le sue dimissioni. La comunicazione ufficiale è arrivata ieri sera, in una nota di palazzo Chigi, al termine di un’altra giornata intensissima per l’esecutivo.
La palla ora passa a Mattarella
Il Presidente della Repubblica quindi, in mattinata prenderà atto, della decisione del premier e lo inviterà ad occuparsi di sbrigare le ultime incombenze ancora aperte; Mattarella quindi, si prepara ad entrare in campo per l’ennesima volta, così come ha già fatto, nelle tre crisi precedenti, che si sono succedute durante i sei anni del suo mandato.
Stavolta la situazione e’ però molto più delicata, vista la drammatica situazione che sta vivendo il nostro Paese a causa della pandemia. Il Presidente della Repubblica infatti sarà chiamato a cercare di trovare il modo più adeguato per superare la crisi di governo più difficile del dopo-guerra.
Bisognerà provare a dare un po di stabilità trovando un esecutivo che sia in grado di far fronte all’emergenza pandemica, sia sul piano sanitario che su quello economico e sociale e dovrà farlo in fretta. Le consultazioni potrebbero iniziare già domani pomeriggio o comunque nell’arco di un paio di giorni.
Diversi gli scenari possibili
Ipotesi Conte-ter
Diversi sono gli scenari che si aprono e data la grandissima instabilità del momento, è anche inutile ipotizzare, quali potrebbero essere, per il Capo dello Stato, le soluzioni più plausibili; Mattarella dopo aver ascoltato i rappresentanti delle varie forze politiche e delle diverse componenti parlamentari, proverà a capire se ci sarà la possibilità di poter conferire un terzo mandato all’attuale Premier. In quel caso si tratterebbe di un Conte-ter, che verrebbe ovviamente sostenuto, da una rivisitazione dell’attuale maggioranza.
La soluzione di larghe intese
Nel qual caso invece, da quanto emerge dalle consultazioni, risultasse impossibile la permanenza a palazzo Chigi dell’attuale Presidente del Consiglio, si potrebbe pensare anche ad un cambio del solo Premier, con la permanenza dell’attuale coalizione; Diverse le situazioni invece, che si potrebbero configurare nel caso in cui, neanche le 2 soluzioni precedenti, garantirebbero la stabilità richiesta. In quel caso infatti, il Presidente della Repubblica potrebbe ricorrere alla creazione di un governo sostenuto dalla cosiddetta ‘maggioranza Ursula’ che rappresenterebbe ad un esecutivo di larghe intese o di unità nazionale.
Ovviamente come detto, siamo solo nel campo delle ipotesi, ma ognuna di queste prospettive, potrebbe evitare lo scioglimento anticipato delle Camere e le conseguenti elezioni anticipate. In ogni caso il ormai la partita è iniziata e a noi, comuni cittadini, non rimane altro che rimanere in attesa, sperando che stavolta, si arrivi davvero ad una soluzione.