Covid 19: Niente più zone rosse. Quasi tutta l’Italia torna in zona gialla e solo 5 aree, rimangono in zona arancione.
A differenza da quanto si era paventato fino a ieri, l’Italia in tempo di Covid19, è finalmente tornata a “respirare” anche se non del tutto. E’ di ieri infatti, la notizia ufficiale che dal 1 febbraio, l’Italia tornerà quasi completamente in zona gialla. La nuova ordinanza del ministero della Salute però, stavolta, al contrario di quanto avvenuto fino alla volta scorsa, scatterà di lunedì, lasciando quindi un po di amaro in bocca ai ristoratori e ai commercianti che si aspettavano di riaprire già da domani (giorno festivo n.d.r.)
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati rilevati dall’ ISS e dalle indicazioni arrivate dalla famosa “Cabina di Regia”infatti, ha firmato ieri sera le nuove ordinanze che però, come detto, andranno in vigore a partire da lunedì 1 febbraio.
Non ci saranno più le zone rosse legate all’emergenza Covid19 e le uniche aree in cui permarrà ancora la zona Arancione saranno: la Puglia, la Sardegna, la Sicilia, l’ Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano. In tutte le altre Regioni e Province Autonome, si passerà alle restrizioni più soft legate alla zona gialla.
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Covid19: queste le nuove zone dal 1 febbraio 2021
Zona arancione:
Provincia autonoma di Bolzano
Umbria
Sardegna
Puglia
Sicilia
Zona gialla
Valle d’Aosta
Piemonte
Lombardia
Veneto
provincia autonoma di Trento
Friuli-Venezia-Giulia
Emilia-Romagna
Liguria
Toscana
Marche
Lazio
Molise
Campania
Basilicata
Calabria
Il Ministro della Salute Speranza, subito dopo la notizia, in un post su Facebook ha scritto: “L’indice di trasmissione del contagio è sceso a 0,84. È un risultato incoraggiante frutto dei comportamenti corretti delle persone e delle misure di Natale che hanno funzionato. Numerose regioni torneranno in zona gialla. Questa è una buona notizia, ma è fondamentale mantenere la massima attenzione. La sfida al virus è ancora molto complessa”. Ovviamente subito dopo la comunicazione, le proteste degli scontenti non si sono fatte attendere e le regioni come la Lombardia e la Sardegna, che in questo periodo sono state tra le più penalizzate, sono state tra le maggiori artefici della protesta.
In ogni caso da lunedì 1 febbraio chi si trova in zona gialla potrà spostarsi più liberamente fuori dal proprio comune ma ancora non si potrà spostare in un altra regione. Per quello probabilmente, bisognerà aspettare il 15 febbraio, quando si spera che cesserà il divieto agli spostamenti non essenziali,al di fuori dalla propria regione. Resterà comunque in vigore il coprifuoco, su tutto il territorio nazionale e sempre dalle 22 alle 5. I Bar e i ristoranti potranno tornare a svolgere il servizio al tavolo fino alle 18 e continuare con il servizio di consegna a domicilio fino alle 22.