Dopo quasi un mese e mezzo, è stato ritrovato il cadavere di Filippo Incarbone. Il camionista di 49 anni era scomparso i primi giorni di gennaio.
Mentre nell’Adige proseguono, senza troppa fortuna, le ricerche di Peter Neumair, è stato trovato, finalmente, il cadavere di Filippo Incarbone, il camionista di 49 anni ucciso i primi giorni di gennaio. Alcuni suoi resti erano già stati trovati nel fiume Ticino. Il corpo senza vita, invece, è stato rinvenuto nel parco del Ticino. Il corpo – riferisce Il Giorno – era impigliato ad un albero ed è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Si è reso necessario anche l’ausilio di un elicottero. Gli accertamenti sul cadavere hanno permesso di stabilire con certezza che si tratta dell’autotrasportatore 49enne.
Alcuni resti del corpo di Incarbone – riporta Rainews sono stati rinvenuti a 700 metri verso valle dopo cinque giorni di ricerche senza sosta nel Ticino. Per l’omicidio dell’uomo si trovano in carcere Micheal Mangano – 31 anni – e Gianluca Iacullo – 44 anni. I due sono accusati di omicidio e distruzione di cadavere. Da cinque giorni consecutivi i vigili del fuoco stavano scandagliando quel tratto del Ticino, tra le località Ramo delle Streghe e Buccella. I due arrestati, infatti, avevano già ammesso di aver gettato lì il corpo di Filippo Incarbone.
Il camionista – spiega Fanpage – di origini pugliesi, lo scorso 27 dicembre si era recato in un paesino vicino a Vigevano per fare visita al fratello. Quello è stato l’ultimo giorno in cui Incarbone è stato visto. mentre l’ultima traccia risale al il 3 gennaio, quando l’uomo ha inviato un messaggio di auguri alla cognata. Da allora più nessuna traccia del camionista. A lanciare l’allarme non sono stati i parenti ma i vicini di casa in quanto infastiditi dai cani di Incarbone che continuavano ad abbaiare senza sosta, probabilmente per l’assenza del padrone e di cibo. I vicini a quel punto hanno chiamato le Forze dell’ordine che , giunti sul posto, non hanno trovato nessuno.