Laura Perselli non ha avuto il tempo di reagire al suo assassino. Chi l’ha uccisa le ha teso un agguato.
A Laura Perselli, la madre di Benno Neumair – riferisce Il Giorno – non è stata data nemmeno la possibilità di difendersi. Il suo assassino l’ha strangolata dopo averla colta di sorpresa, senza che la donna potesse reagire. L’autopsia svolta dall’anatomopatologo Dario Raniero ha permesso di capire, che Laura Perselli è deceduta per asfissia causata da strangolamento. L’arma del delitto sarebbe una corda da arrampicata. Sul corpo della madre di Benno nessun segno che possa essere ricondotto ad un tentativo di difesa. Il carnefice della 68enne, con ogni probabilità, le ha teso un agguato e l’ha uccisa appena la donna è rientrata a casa . A supporto di questa ipotesi il fatto che Laura, quando una decina di giorni fa è stata ritrovata nel fiume Adige, non indossava abiti casalinghi.
Secondo gli inquirenti, quindi, l’assassino della donna la stava già aspettando dentro la sua abitazione. E, non appena rientrata, l’omicida l’ha colta di sorpresa aggredendola e saltandole alla gola. Unico indiziato, per il momento, continua ad essere Benno Neumair, il figlio della vittima, che si trova in carcere dal 29 gennaio scorso. La tesi più plausibile – secondo l’accusa – è che Benno abbia ucciso il padre Peter nel pomeriggio e poi, a distanza di circa quattro ore, si sia accanito sulla madre che sarebbe potuta diventare una scomoda testimone.
I rapporti tra il ragazzo e i genitori non erano buoni sia per questioni economiche sia per il temperamento aggressivo del 30enne. Inoltre Benno si è da subito mostrato alquanto freddo e distaccato rispetto al lutto familiare: dopo soli quattro giorni dalla scomparsa di Peter e Laura – quando era ancora a piede libero – si è recato dall’estetista.
Ieri, per la prima volta – riporta il Giornale del Trentino – è intervenuta la zia di benno, la sorella di Peter Neumair la quale sospetta che il nipote, a causa dei problemi psichici avuti quando viveva in Germania, potrebbe aver rimosso quanto fatto ai genitori. E poi ha aggiunto: “So che era un po’ particolare, ma come lo sono tanti altri ragazzi“.