La Commissione dell’Ue ha autorizzato un elenco comune di test antigenici rapidi, con certificati riconosciuti da tutti gli Stati membri dell’Unione europea
Via libera da parte del Comitato per la sicurezza sanitaria dell’Unione europea a un elenco comune di test antigenici rapidi per il Covid-19, con certificati riconosciuti da tutti i Paesi europei. “Se per un’attività sono richiesti o raccomandati test Covid-19 negativi, è essenziale che i tipi di test siano reciprocamente riconosciuti e risultino in certificati anch’essi riconosciuti in tutta l’Ue, soprattutto per i viaggi”, ha commentato la Commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides. Ai cittadini servono “chiarezza e prevedibilità“, ha precisato. Intanto l‘Umbria e le Province Autonome di Trento e di Bolzano restano le uniche aree italiane ad alta incidenza di contagi da Covid-19, quindi in rosso scuro nella mappa aggiornata del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc). Situazione quindi invariata rispetto alla settimana scorsa, eccezione fatta per la Sardegna che diventa arancione come lo è già la Valle d’Aosta. Nel resto d’Europa, tra le aree ancora rosso scuro buona parte della Penisola iberica, il Sud della Francia, le regioni slovene al confine con l’Italia.
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Covid, Unione europea: via libera ai test rapidi comuni. Stati Uniti, l’aspettativa di vita diminuisce di 1 anno
Ancora in salita i casi di positività al Coronavirus in Italia: sono 13.762 nelle ultime 24 ore contro i 12.074 di mercoledì. 288.458 i tamponi processati, 6 mila rispetto al giorno precedente. L’indice di positività sale dal 4.1% al 4.8%. Le vittime sono 347, contro le 369 del giorno precedente, 94.887 dall’inizio dell’epidemia. 311 ricoveri ordinari in meno, mentre crescono di due unità quelli nelle terapie intensive ma è boom di nuovi ingressi: 177. Sono 17.771 i nuovi guariti. Lombardia 2.540 nuovi casi, Campania 1.573 ed Emilia Romagna 1.565.
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A livello globale il numero di casi di contagio da coronavirus ha sfondato quota 110 milioni. E’ quanto apprende dall’ultimo bollettino della Johns Hopkins University. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono decedute 2.43 milioni di persone. Gli Stati Uniti, con 27.8 milioni di casi e quasi 493.000 vittime, si confermano il Paese più colpito al mondo in termini assoluti. Nelle ultime 24 ore sono stati accertati altri 73.120 nuovi contagi e 2.839 morti. California e New York gli Stati della Federazione più colpiti. E proprio a causa del Covid-19 l’aspettativa di vita degli americani è scesa di 1 anno nei primi mesi del 2020, a 77.8 anni. La pandemia ha invertito il trend al rialzo nella longevità Usa dopo 15 anni di continui aumenti. I Centri di Controllo e Prevenzione delle Malattie, che hanno reso noto il dato, osservano che il fattore principale è stato il Covid-19 e il suo impatto sulle cure di varie patologie. Le più colpite le minoranze americane: tra i neri l’aspettativa di vita è diminuita di 2.7 anni, quasi tre volte quella registrata tra i bianchi.