Una donna iraniana condannata a morte, è deceduta per la paura nell’attesa di andare sul patibolo. Ma il corpo è stato, comunque, impiccato.
Mentre nella Valle delle Farfalle, in Turchia, un uomo di 40 anni è stato arrestato con l’accusa di aver buttato giù da un burrone la moglie incinta al settimo mese per intascare i soldi della polizza assicurativa, in Iran una donna di 42 anni è stata condannata all’impiccagione per omicidio ma sul patibolo non ci è neanche arrivata: il suo cuore ha ceduto prima. Così Zahra Esmaili – riporta TgCom24 – è morta d’infarto nell’attesa di essere impiccata. Alla vista di altri 16 uomini morti sul patibolo, il suo cuore non ha retto. Secondo il suo avvocato, Omid Moradi, la donna sarebbe letteralmente morta di paura. Nonostante ciò il suo corpo è stato ugualmente impiccato, come stabilito.
Zahra era stata condannata per aver ucciso il marito nel 2018. L’uomo – spiega Fanpage – era solito usare violenza verso la moglie e i figli. Zahra e i bambini vivevano una sorta di incubo dentro le mura domestiche. Più volte avevano cercato di denunciare e di raccontare all’opinione pubblica cosa accadesse a casa loro ma nessuno si era mai mosso per difenderli, per tutelare la loro vita e incolumità. Il marito di Zahra era un membro dell’Intelligence, un uomo troppo potente per mettersi, in qualche modo, contro di lui. E così la donna è stata, in un certo senso, “costretta” a difendere da sola se stessa ma soprattutto i suoi figli. Nonostante i media avessero cercato di porre l’accento sulla condizioni in cui da anni vivevano la 42enne e i figli, le autorità l’avevano comunque condannata e nessuno ha potuto salvarla dal patibolo su cui è finita lo stesso. Le autorità non hanno voluto risparmiare il suo corpo già defunto anche se il suo cuore si fosse fermato prima.