Le mancava poco a compiere un secolo. Arrivata perfettamente lucida fino all’ultimo, una ex insegnante ha lasciato quasi tutti i suoi averi ad associazioni e Onlus.
Si faceva chiamare “signorina”, epiteto che ancora oggi, nella “Genova bene” si attribuisce alle donne che non si sono mai maritate, a prescindere dall’età. Già perché, anagraficamente parlando, Marisa Cavanna signorina non lo era più da un pezzo: le mancava poco al secolo. L’ex insegnante di Lettere – riporta l’Ansa – è morta a Genova lo scorso 9 dicembre alla bellezza di 96 anni.
Molto schiva, di lei si sapeva poco. Come ogni buon genovese era piuttosto riservata e, negli ultimi anni, vista l’età, usciva poco.no Aveva voluto scrivere di suo pugno il suo necrologio dove ricordava con affetto la lunghissima schiera di ex allievi. Per quanto riguarda il testamento, l’anziana si era già portata avanti da un pezzo scrivendolo nel 2012. Non aveva figli ma solo una nipote che, all’apertura dell’atto notarile, ha avuto una sorpresa: la zia aveva lasciato quasi tutti i suoi averi in beneficienza ad associazioni ed Onlus. La signorina Marisa Cavanna ha lasciato in beneficienza niente di meno che 25 milioni di euro. Tra i beneficiari compaiono due rinomati nosocomi genovesi: l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova Quarto e il Galliera, di Carignano. A quest’ultima struttura l’anziana ha lasciato in eredità anche l’appartamento vista mare di via Giordano Bruno in cui viveva che – in base alle stime – dovrebbe valere altri 3 milioni di euro.
Ai due ospedali, la donna – si legge nel testamento – ha chiesto espressamente di investire i lasciti nella ricerca e nell’acquisto di apparecchiature privilengiando la divisione di Cardiologia. Altri diversi milioni di euro sono stati donati ad associazioni tra cui Amnesty International, all’Associazione italiana per la ricerca contro il cancro, a Medici senza Frontiere e a Save The Children.Tuttavia, al contrario dell’agricoltore indiano che ha lasciato tutto al suo cane, Marisa non si è del tutto dimenticata dei suoi affetti. Infatti la signorina Cavanna – spiega la Repubblica – nel testamento ha incluso anche la nipote – figlia del fratello – il curatore del testamento, alcuni amici e la badante che l’ha assistita negli ultimi anni. A quest’ultima sono stati lasciati 3,7 milioni di euro. Non si sa con certezza da dove derivino tutti questi beni appartenuti all’ex professoressa.