Prof riprende studentessa durante l’esame in dad: “Ti devono arrestare”

E’ diventato virale il video del prof che, durante un esame in dad, apostrofa, dopo un marchiano errore, una studentessa: “Ti devono arrestare”

Prof riprende una studentessa durante l'esame in dad: "Ti devono arrestare"

In poche ore ha fatto il giro del web il video che immortala un professore che redarguisce duramente durante un esame da remoto una studentessa che, dopo essere scoppiata in lacrime, viene difesa dalla madre. A far saltare i nervi al docente è stata la reazione della studentessa, aspirante medico, che, dopo aver risposto in maniera errata a una domanda, lo ha accusato di umiliarla sempre. “Eh, figlia mia, al sesto anno (di medicina, ndr) parli di divisione cellulare del morto? Ma che ti devo dire? Ti devono arrestare!“.

Subito dopo, il colpo di scena: si palesa la madre della ragazza che evidentemente stava seguendo l’esame della figlia al suo fianco anche se fuori campo: “Scusate, io sono la mamma e devo intervenire. Lei sta mortificando mia figlia, ci sono modi e modi di dire. Mia figlia è esaurita, cercate di comprendere, è da stamattina”, ha esordito la mamma della studentessa perorandone la causa. “E che dobbiamo comprendere? Deve andare a curare la gente, che dobbiamo comprendere? Li ammazza!”, le ha risposto per le rime il professore. Nel prosieguo della discussione la donna, che si è qualificata come medico, ha promesso che segnalerà l’accaduto al Rettore dell’Università.

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Il filmato, divenuto virale sul web, ha diviso gli utenti tra chi ha condannato il comportamento aggressivo del docente e chi ha criticato la mamma della ragazza. Tuttavia, senza entrare nel merito della querelle, una considerazione è doverosa: una ragazza aspirante medico, al sesto anno di corso, con un numero imprecisato di esami alle spalle, che pretende di effettuare la divisione cellulare del morto sicuramente non merita di finire dietro le sbarre ma forse dovrebbe chiedersi se abbia sbagliato indirizzo di studio e futura professione e se la sua scelta non sia stata dettata dalle aspettative e dalle pressioni familiari.

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