“E’ piena d’infezioni”. Nave vaga nel Mediterraneo da dicembre e sfugge ai controlli

Una straziante odissea che va avanti dallo scorso dicembre, a bordo di due navi nel Mediterraneo. Partiti dalla Spagna, nessun porto consente loro di sbarcare.

mediterraneo bovini nave

 

Una vera e propria odissea per mare che – spiega Il Messaggero – si protrae dallo scorso dicembre. Solo che, questa volta, non è epica ma realtà e il protagonista non è l’Ulisse multiforme di Omero ma 2600 povere bestie. Tutto questo sta accadendo nel Mediterraneo dove due ex navi cargo, partite il 18 dicembre dalla Spagna con 2.600 bovini a bordo,  vagano da quasi tre mesi. I porti di destinazione – Libia e Turchia – non hanno concesso loro lo sbarco poiché si sospetta che tra gli animali ve ne siano alcuni infetti.

Una delle due navi, la Karim Allah – riferisce AGI –   è stata avvistata nei giorni scorsi al largo di Augusta, in Sicilia, e poi anche a Cagliari. La nave, con a bordo 895 bovini, è rimasta ferma davanti al porto di Cagliari per dieci giorni. L’equipaggio ha omesso di dichiarare alla capitaneria di porto di trasportare animali vivi. Omissione che ha dato adito a preoccupazioni circa le condizioni igienico-sanitarie in cui le povere bestie sono costrette a viaggiare. Gli animali, con ogni probabilità, si trovano ormai allo stremo, ammassati sulle due navi in navigazione da quasi novanta giorni.

Un trattamento crudele che ha reso noto l’avvocato Manuela Giacomini per conto della Fondazione per il benessere degli animali. Giacomini ha denunciato il comportamento di Turchia e Libia e ha subito informato della situazione la commissione Petizioni del Parlamento europeo. Il Governo italiano ha anche tentato un’ispezione ma la nave avvistata sulle nostre coste è ripartita prima che potesse essere eseguita.

La petizione presentata dalla Fondazione alla commissione del Parlamento europeo – precisa Il Giornale – chiede all’Unione europea di avviare procedure di infrazione contro Francia, Croazia, Romania, Spagna e Slovenia per violazione delle norme sul trasporto degli animali. Inoltre l’avvocato Giacomini sta solleccitando affinché le istituzioni dell’Unione europea redigano delle linee guida comuni a tutti i Paesi sul trasporto degli animali e sui controlli che devono essere eseguiti sulle navi dai funzionari pubblici.

 

 

 

 

 

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