Sono in aumento i pazienti ricoverati e in terapia intensiva in Lombardia, così la Regione potrebbe finire in zona rossa: vediamo per quale motivo il rischio potrebbe farsi concreto nonostante non risulti prossima la soglia di riempimento degli ospedali
Si registra un’accelerazione della terza ondata di Covid in Lombardia. Nella Regione sono aumentati in maniera preoccupante i ricoveri in terapia intensiva. Nelle scorse 24 ore, sono aumentati nettamente i pazienti ricoverati negli ospedali per via del virus. Sono stati 15 in più i ricoveri in terapia intensiva. In tutto sono 441 in totale, con 106 persone entrate nei reparti ordinari, 4.224 nel complesso.
La settimana scorsa i ricoveri nelle terapie intensive in Lombardia ammontavano 391 e 3.826 in altri reparti. Nelle prime sono aumentati di 50 persone in più, vale a dire del 12%. Nei secondi di 398 in più, cioè del 10%. Nello stesso lasso di tempo, i pazienti positivi al giorno da 1.400, 8,3% dei tamponi eseguiti, sono aumentati a 2.135, 10,3% dei tamponi, con un massimo che ha superato 4.500 casi lo scorso venerdì.
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Lombardia, perché la Regione rischia di finire in zona rossa
Attualmente è di poco stata superata la soglia critica del tasso di occupazione dei letti rispetto alla capacità complessiva del sistema. Crescendo del 10-12% ogni settimana, la situazione potrebbe aggravarsi molto velocemente. La situazione più problematica riguarda la provincia di Brescia, in cui è alta la pressione sugli ospedali.
La crescita esponenziale dei contagi in Italia è paragonabile a quella avvenuta nel Regno Unito nel dicembre 2020, quando aveva un tempo di raddoppio di 5.2 giorni. Questo mostrano le analisi di Giovanni Sebastiani, matematico dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).