Per essere un campione dello sport non è necessario avere il “physique du rôle”: la star dei Mondiali di pallamano, infatti, è un ragazzone di 110 chili
Siamo abituati a considerare i campioni dello sport come dei sex symbol al pari delle rock star e dei divi di Hollywood: i loro muscoli scolpiti e rifiniti dagli allenamenti mandano i visibilio le donne che anche per questo, ad esempio, negli ultimi anni hanno incominciato a frequentare sempre più gli stadi di calcio (fino allo stop alla presenza dei tifosi a causa delle restrizioni imposte per arginare la diffusione del Covid), un tempo considerati quasi una riserva di mascolinità. Eppure, la vera star degli ultimi mondiali di pallamano, disputatisi in Egitto dal al 13 al 31 gennaio 2021 e che hanno visto il trionfo della Danimarca, che in finale ha superato la Svezia, è stato un 26enne ragazzone congolese di 1.92 cm e 110 kg, ufficiosi perché non vi è la certezza assoluta: non proprio il fisico di un atleta di alto livello. Si chiama Gauthier Mvumbi, pivot della Nazionale della Repubblica Democratica del Congo, e il video dei suoi 11 minuti giocati contro l’Argentina in cui ha messo a segno 4 gol, mettendo in mostra un’agilità sbalorditiva vista la sua stazza, è diventato immediatamente virale.
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La star dei Mondiali di pallamano è un ragazzone di 110 chili. Chi è Gauthier Mvumbi
Il suo exploit all’esordio contro l’Argentina non è passato inosservato nemmeno agli occhi della superstar del basket a cui molti lo paragonano, Shaquille O’Neal, quattro anelli NBA nei suoi 19 anni di carriera, che, stupito dal clamore mediatico e da un simile accostamento, tramite i social gli ha chiesto: “Dicono che sei lo Shaq della pallamano a squadre, cosa sta succedendo?“.
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Ma chi à la nuova star della pallamano? Gauthier Mvumbi è nato nel 1994 a Chartres, in Francia, da genitori congolesi ed è cresciuto alla Creteil Handball Academy giocando con alcuni giocatori arrivati poi in Nazionale francese. Lo scorso agosto ha firmato con un club transalpino di quarta divisione, il Dreux AC, venendo poi convocato dal Congo per il primo mondiale in carriera: “Non avrei mai pensato di vivere una esperienza simile, quindi devo sfruttare questa occasione al meglio. Il mio obiettivo è divertirmi, devo dare davvero il massimo“.
