Una proposta che potrebbe apparire strana quella dell’infettivologo Matteo Bassetti: vaccinare i calciatori di serie A.
Le vaccinazioni anti Covid, in Italia, stanno procedendo a rilento. Di questo passo somministrare il farmaco a tutti gli italiani entro settembre – come ai tempi assicurò l’ex commissario per l’emergenza Domenico Arcuri – sembra pura utopia. Da qualche giorno sono state aperte le prenotazioni per gli ultraottantenni e per il personale scolastico, docente e no. Tuttavia i metodi di prenotazione sono disomogenei, ogni Regione ha optato per sistemi differenti mettendo in difficoltà una fascia non troppo esperta con computer e smartphone.
E mentre milioni di over 80 sono in lista di attesa – o, addirittura, in attesa di entrare nelle liste di attesa – dal direttore delle malattie Infettive del San Martino di Genova, il professor Matteo Bassetti, arriva una proposta inaspettata. Bassetti – dal suo profilo Instagram – ha lanciato l’idea: vacciniamo tutti i calciatori di serie A. In fondo – a suo dire – sono “appena” 555. Ma, considerando che ogni persona deve ricevere due dosi, si tratta di quasi 1200 dosi. Che, pertanto, verrebbero sottratte a 555 ultraottantenni a rischio di contrarre il Covid in forma severa.
La proposta ha sollevato numerose polemiche. A molti, infatti, pare assurdo dare la priorità ad una categoria non a rischio in un momento in cui le dosi scarseggiano pure per i soggetti maggiormente esposti al virus. E, specialmente, in un periodo in cui i casi di Covid hanno ricominciato a salire. L’infettivologo – riferisce GenovaToday – per mettere a tacere le critiche, ha poi precisato che la priorità restano sempre e comunque le categorie più esposte, i calciatori di serie A verrebbero vaccinati dopo. E – ha aggiunto il medico – in più, vaccinare i calciatori, visto il loro seguito di fans, potrebbe essere uno stimolo anche per i numerosi no- vax o per gli scettici che ancora rifiutano il vaccino anti Covid. E di no-vax Bassetti ne sa qualcosa visto che proprio all’interno dell’ospedale in cui lavora sono stati 15 gli infermieri risultati positivi al virus che avevano rifiutato di farsi vaccinare. Contrariamente a quanto aveva auspicato lo sienziato, l’Inail ha, tuttavia, deciso che anche i sanitari che rifiutano il vaccino – e persino la mascherina – hanno diritto al risarcimento per infortunio.