Scossa di terremoto di magnitudo 8.1 in Nuova Zelanda: allerta tsunami rientrata ma centinaia di persone in fuga dalle zone costiere del Nord
Dopo la Grecia, investita appena ieri da una sequenza di almeno 4 scosse telluriche, la più intensa delle quali di magnitudo pari a 6.3, la terra trema anche dall’altra parte del mondo: nuova fortissima scossa, magnitudo 8.1, al largo della Nuova Zelanda, ad una profondità di 10 km, vicino alle Kermadec, isole disabitate del Pacifico che appartengono alla Nuova Zelanda. Altre violente scosse in sequenza, delle quali l’ultima di magnitudo 6.1, sono state segnalate a circa mille chilometri dalle coste della Nuova Zelanda. Lo Tsunami Center americano aveva esteso l’allerta tsunami a tutto il Pacifico: si prevedevano onde anomale verso la Nuova Zelanda, l’Australia, le Hawaii, le isole Fiji, le Cook, Samoa e le coste della Colombia, dell’Ecuador e del Costa Rica. Centinaia le persone in fuga dalle zone costiere del Nord della Nuova Zelanda. Poi, per fortuna, l’allarme è rientrato.
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Fortissima scossa di terremoto in Nuova Zelanda: allerta tsunami rientrata. “Sono passate le onde più grandi”
“Le onde più grandi sono passate, l’allerta tsunami terminata ed è pertanto possibile rientrare nelle case in Nuova Zelanda”, ha reso noto con un tweet il Ministro della Conservazione del patrimonio naturale neozelandese, Kiri Allan.
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“Allerta tsunami declassata a pericolo di forte mareggiata per le aree fin qui coinvolte. Tutte le persone che sono state evacuate dalle loro abitazioni – ha precisato il Ministro neozelandese nel suddetto tweet- possono ora farvi ritorno. Rimane in vigore il suggerimento di non andare su spiagge e zone costiere“. L’allerta tsunami ha riguardato anche la Nuova Caledonia dove la Protezione civile ha diramato l’allerta per “un’onda da uno a tre metri” invitando le persone a lasciare le spiagge e a interrompere ogni attività nautica. “Non andate a prendere i bambini a scuola per non ingombrare le strade“, hanno raccomandato le autorità.
