Covid, marijuana light a domicilio dalle 18 alle 24: l’azienda fa affari d’oro in Italia e offre lavoro

In tempi di Covid le richieste si sono moltiplicate. E ora l’azienda cerca esperti per quello che potrebbe essere qualcosa di più, e di meglio, di un lavoro.

JustMary è a caccia di 2 esperti di marijuana per valutarne la qualità

Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita”, recita una delle massime più conosciute, e saccheggiate, di Confucio. Ebbene, per qualcuno questa possibilità potrebbe concretizzarsi a breve: come riportato dall’edizione online del “Corriere della Sera”, la piattaforma JustMary.fun ha avviato le selezioni per due esperti di esperti di marijuana (light). La start up italiana, attiva nel delivery di cannabis light, infatti, è pronta ad assumere due collaboratori, con relativo contratto che prevede un’indennità per ogni giorno di lavoro, per coadiuvare i founder nella valutazione dei nuovi prodotti, testandone profumo ed effetti, al fine di commercializzare sulla suddetta piattaforma solo le migliori infiorescenze.

LEGGI ANCHE –> Rosalinda Cannavò, lo sfogo dopo averlo scoperto: “Non è stato molto semplice…”

Ogni mese riceviamo dai nostri fornitori le loro nuove proposte di prodotti. A noi tocca scegliere le migliori per poi inserirle sulla piattaforma. In questo senso stiamo cercando due collaboratori che possano darci una mano. Speriamo così di regalare a qualcuno il lavoro dei suoi sogni, così il Ceo di JustMary Matteo Moretti ha motivato il recruiting di due collaboratori.

LEGGI ANCHE –> Giulia De Lellis nella bufera: consigli e metodi per essere la fidanzata perfetta

JustMary, attiva dal luglio 2018, con un fatturato di più di 2 milioni di euro nel 2020, impiega 35 persone, tra collaboratori e dipendenti, per consegnare a domicilio marijuana light dalle 18 alle 24, entro 45 minuti dall’ordine inoltrato tramite la suindicata piattaforma online, con la garanzia dell’anonimato venendo così incontro alle esigenze di privacy dei clienti residenti a Milano, Roma, Torino, Firenze, Monza e Catania. Si precisa che tutti i prodotti commercializzati sono legali dal momento che viene utilizzata una varietà di canapa che presenta un livello di THC inferiore al limite imposto dalla legge.

Gestione cookie