Insulti e violenze fisiche ai danni di bambini di appena tre anni. E’ questo l’orrore che da tempo andava avanti in un asilo.
Insulti e percosse su bimbi di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Un altro caso di violenza ai danni di chi non può difendersi: i più piccoli. Dopo quanto accaduto a Foggia, dove una maestra di 47 anni è stata sospesa temporaneamente dal servizio per minacce e strattoni ai suoi allievi, ora storia analoga a Mondovì, in provincia di Cuneo. Una maestra di 57 anni, tale E. S – riporta il Corriere della Sera – è finita agli arresti domiciliari. La donna era stata chiamata a potenziare il personale dopo lo sdoppiamento delle classi nella scuola Materna di Sant’Anna Avagnina di Mondovì a causa dell’emergenza Covid. Era stata assunta a tempo determinato ma evidentemente era poco adatta a svolgere la professione per la quale aveva tanto studiato: fin da subito la 57enne si era impegnata a creare un clima di terrore nelle classi in cui insegnava.
A dare l’allarme sono stati i bambini stessi che ogni giorno tornavano a casa piangendo e raccontavano ai genitori ciò che accadeva in classe. A quel punto sono scattate le indagini dei Carabinieri che hanno piazzato le telecamere nascoste dentro la scuola dell’infanzia. Dai video sono emerse settimane di orrore: non solo urla, castighi e ingiurie – che già basterebbero – ma anche minacce e percosse. La maestra al momento è stata sottoposta agli arresti domiciliari dai Carabinieri della Compagnia di Mondovì su mandato del tribunale di Cuneo con l’accusa di maltrattamenti. In base alle ricostruzioni degli inquirenti, basate su quanto appreso grazie alle telecamere, è venuta a galla una realtà raccapricciante.
La donna – spiega Fanpage – induceva nei bambini una condizione di paura e di soggezione tali da rendere un vero e proprio incubo andare alla materna. Inoltre – hanno dichiarato i Carabinieri – da quanto visto e udito nelle registrazioni, è parso chiaro che la maestra cercasse non solo di creare un clima di paura ma anche di condizionare psicologicamente i suoi piccoli alunni: la sua condotta era lesiva della dignità dei bimbi. In un momento in cui i disagi legati al Covid e alle restrizioni producono traum, il comportamento risulta ancor più inaccettabile. I Pm hanno richiesto l’immediata emissione della misura di custodia cautelare in quanto hanno ritenuto sussistere il pericolo di reiterazione di questo tipo di condotta da parte della donna.