Emerge un’ipotesi scioccante sulla morte dello sceneggiatore Teodosio Losito. Secondo chi lo conosceva bene, potrebbe esserci qualcuno dietro la sua scomparsa.
“Se fossi rimasta, avrei fatto la sua fine. Tu non immagini cosa ho passato! Ero veramente sola, con il suo gesto Teo ha liberato anche me, altrimenti oggi non sarei più qui… che poi io non ci credo che sia stato un suicidio, sai? Tanto sappiamo bene chi è l’artefice di tutto questo schifo…. Queste – riporta il Corriere della Sera – le parole di Adua Del Vesco, attrice ed ex fidanzata di Gabriel Garko. La donna, nel confidarsi con il collega Massimiliano Morra all’interno della casa del Grande Fratello Vip lo scorso settembre, faceva riferimento alla morte di Teodosio Losito, ex cantante e sceneggiatore di numerose fiction Mediaset. Losito, l’8 gennaio 2019, fu trovato morto nella sua casa romana: impiccato a un termosifone alto con la sciarpa della mamma stretta al collo. Il caso venne catalogato come suicidio e, dunque, non vi furono indagini.
Ma, dopo le confidenze tra i due coinquilini dentro la casa più spiata d’Italia, dopo che Adua ha menzionato un certo “Lucifero, perfido e demoniaco“, la Procura di Roma – su richiesta dei parenti di Losito – ha aperto un’inchiesta. Ipotesi di reato: istigazione al suicidio. Qualcuno potrebbe avere spinto Losito a togliersi la vita. E – secondo più di uno – quel qualcuno, quel “perfido e innominabile Lucifero” tirato in ballo da Adua, altri non sarebbe che Alberto Tarallo, ex visagista e parrucchiere e, soprattutto, compagno della vittima. E la pericolosa setta di cui – stando alle parole della ex concorrente del GF – Losito sarebbe stato prigioniero altro non sarebbe che la Ares Film, la casa di produzione di Tarallo con cui Losito collaborava come sceneggiatore. Sempre in base alle confessioni della Del Vesco, la Ares – fallita circa un anno fa – avrebbe recluso i suoi adepti, decidendo della loro vita, imponendo loro come vestirsi, chi frequentare e allontanandoli dai loro affetti.
La prima a essere stata sentita dai pm, come persona informata sui fatti, è stata proprio Adua Del Vesco, che nel frattempo è uscita dalla casa del GFV e si è riappropriata del suo vero nome: Rosalinda Cannavò. Ieri la ex gieffina non ha mancato di informare i followers su Instagram: “Sono molto tranquilla, la verità scavalcherà ogni segnale di omertà“. Il pm Carlo Villani, intanto, sta cercando di capire se le conversazioni del GF siano state manipolate o tagliate. Non si escludono nuove ipotesi di reato. Dal canto suo Tarallo – che sarà il prossimo ad essere ascoltato dal pm – ha prima diffidato concorrenti e autori del Grande Fratello oltre a chiunque abbia cercato di occuparsi della vicenda, tra cui la nota conduttrice Barbara D’Urso. Dopodiché – ospite nella trasmissione di Massimo Giletti – ha commentato: “Credo ci sia rancore da parte di Massimiliano e Adua, perché dopo la Ares non hanno lavorato molto”.
Intanto – riporta Repubblica – è stato ascoltato dai giudici anche l’attore Gabriel Garko che, nei giorni scorsi, era stato chiamato in causa dal collega Lorenzo Crespi. Crespi, intervenendo anch’egli sulla tragica fine di Losito, si era così pronunciato rivolgendosi ad alcuni colleghi attori e attrici: “La storia di Adua è una storia triste, orrenda, vera, che inizia verso la fine degli anni ’80 inizio anni ’90, coinvolge tutti, trent’anni di Mediaset, fiction, spettacoli, uomini potentissimi, politici. Se fossi un giudice vorrei chiedere una cosa alle creazioni di questo Lucifero. Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Pamela Prati, Valeria Marini e altri… siete sicuri che voi su questa storia non sapete nulla?”