Il Dipartimento della Salute di Hong Kong parla di 71 “eventi avversi”: 4 sospetti decessi e un episodio di paralisi facciale
Altre due persone sono morte a Hong Kong dopo aver ricevuto la somministrazione del Coronavac, il vaccino prodotto dall’azienda cinese Sinovac Biotech. Sei in totale, come reso noto dalle autorità sanitarie dell’ex colonia britannica, le persone decedute nello stesso intervallo temporale. Come per quelli nel nostro Paese, i due militari in Sicilia e il docente piemontese, secondo il quotidiano locale “South China Morning Post”, in due casi non ci sarebbero evidenze di una correlazione diretta mentre le indagini sono ancora in corso per analizzare gli altri quattro decessi sospetti: un 80enne che soffriva di diabete e ipertensione e che era stato colpito da ictus, deceduto, secondo le autorità, di ischemia intestinale; un 67enne, affetto da diabete, ipertensione e iperlipidemia, e un 63enne, con problemi al cuore e al fegato, al quale è stato fatale un ictus. In aggiunta alle 4 vittime di cui sopra un 69enne, affetto da ipertensione, che a due ore dalla somministrazione del Sinovac ha manifestato i sintomi della cosiddetta Paralisi di Bell, paralisi che colpisce il nervo facciale.
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Il Report delle autorità
Come riportato dal portale ilgiornale.it, nel Report diffuso dal Dipartimento della Salute di Hong Kong, redatto mettendo sotto la lente d’ingrandimento l’arco temporale che va dall’inizio della campagna vaccinale, a fine febbraio, alla scorsa domenica, sono segnalati 71 “eventi avversi” a seguito di vaccinazioni, pari all’0.07%, su oltre 93 mila dosi inoculate del vaccino Sinovac: per le autorità sanitarie hongkonghesi, quindi, un dato non così alto da far scattare l’allarme anche perché due casi, su 1.207 fiale iniettate, riguardano il Pfizer-BioNTech.
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In ogni caso, si legge nel sunnominato Report, 30 uomini e 17 donne, di età compresa tra 30 e 90 anni, sono stati ricoverati in ospedale dopo aver accusato stanchezza, vertigini e persino un ictus, ragion per cui un comitato di esperti sta analizzando la documentazione clinica per contribuire a fare chiarezza sulla vicenda.
