A Napoli si progetta il post-Covid: si formano i professionisti dell’audiovisivo

Al Laboratorio di Produzioni audiovisive, diretto dal Prof. Francesco Giordano e attivato presso l’Istituto Universitario “L’Orientale” di Napoli, si formano i professionisti del cinema post-Covid

Napoli, all'Istituto Universitario "L'Orientale" si formano i professionisti del cinema post-Covid

L’ideogramma cinese che indica “crisi” è costituito da due pittogrammi che denotano “paura” e “opportunità”; sulla stessa lunghezza d’onda, in un colloquio con il quotidiano “La Stampa”, Papa Francesco  è tornato a ribadire che “c’è qualcosa di peggio della pandemia: sprecare l’occasione per uscirne migliori. Insomma, nelle pieghe dell’attuale crisi sanitaria, economica e sociale, innescata dalla virulenta epidemia di Covid, si annidano delle feconde opportunità per un ripensamento in meglio della realtà che circonda e dei nostri modi di vivere e di lavorare. Ed è proprio questa la vera mission del Laboratorio di Produzioni audiovisive, cinematografiche e teatrali  attivato in modalità e-learning presso l’Istituto Universitario “L’Orientale” di Napoli, nell’ambito del Corso di Laurea in Relazioni Internazionali afferente alla Facoltà di Scienze Politiche, ideato e diretto dal Prof. Francesco Giordano, anche regista, videomaker e direttore dell’Associazione culturale “VED”. Il Prof. Giordano non si è limitato, infatti, ad abbattere il muro della distanza fisica dai propri studenti ma lo ha reinterpretato come una sorta di “Monte Tabor”, il “Colle dell’infinito”, cioè quell’ermo colle che “da tanta parte/dell’ultimo orizzonte il guardo esclude./Ma sedendo e mirando, interminati/ spazi di là da quella, e sovrumani/silenzi (…)”, riconvertendo parte del proprio domicilio in un’aula laboratoriale attrezzata con tutto ciò che è indispensabile per allestire di volta in volta un vero set o scenografie d’ambienti a seconda dei diversi ambiti del comparto dell’audiovisivo sviscerati nel corso delle lezioni il cui taglio è fortemente “operazionista” nel solco, cioè, dell’epistemologia operazionista di Percy Bridgman: per quest’ultimo, Premio Nobel nel 1946 e docente presso l’Harvard University, il sapere è un “saper fare”, di conseguenza  comprendere pienamente qualcosa, che sia un fenomeno o gli “attrezzi del mestiere”, equivale a riprodurlo nei suoi elementi essenziali.  “E’ quanto si sta cercando di perfezionare con questo nuovo corso, ancora una volta “costretto” all’e-learning. E allora abbattiamo la muraglia della distanza, tentiamo di uscire mentalmente dagli schermi utilizzando anche tecniche che possano permetterci di “guidare a distanza” le braccia operative di chi sta al di là dello schermo. Gli studenti così diventano per una lezione registi a distanza impartendo indicazioni e mettendo immediatamente in pratica la teoria. Così non rinunceremo comunque ad una esperienza laboratoriale e saremo in qualche modo presenti e interattivi”. Questa la vision del Prof. Francesco Giordano che lo accompagna fin dagli esordi della sua “creatura” accademica; eppure la forte interattività che connota il Laboratorio di Produzioni audiovisive, che si snoderà a cadenza settimanale fino al 27 maggio, non solo è finalizzata a travalicare i confini fisici per entrare virtualmente nelle case degli studenti coinvolgendoli in una realtà viva e performante e rendendoli attori della loro formazione; ma è anche la modalità didattica più idonea a plasmare i nuovi professionisti di un settore, quello degli audiovisivi, che uscirà inevitabilmente mutato dalla lunga pausa forzata a seguito dell’implementazione delle misure di contrasto alla diffusione del Covid.

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“Durante i periodi di cambiamento chi sa imparare erediterà la terra”

Il Prof. Francesco Giordano

L’irruzione del virus cinese nelle nostre esistenze ha stravolto il nostro modo di vivere, di lavorare e di studiare, ragion per cui quando la relativa pandemia sarà, si spera il prima possibile, eradicata, saremo chiamati a riconfigurare il nostro portafoglio delle skills:  non solo conoscenze teoriche e specialistiche ma soprattutto la capacità di adattarsi plasticamente a un mondo ancora più in continuo divenire non vedendo nelle contingenze negative uno shock paralizzante bensì un momento in cui più velocemente progrediscono la nostra competenza e la  nostra inculturazione; esattamente come ha dimostrato di fare il Prof. Giordano che, invece di abbandonarsi alle recriminazioni, si è rimboccato le maniche sublimando quella che doveva essere  solo una soluzione tampone, la didattica a distanza in luogo di quella in presenza, in uno straordinario successo accademico tracciando così la strada, come è prerogativa dei visionari e dei veri rivoluzionari.

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Lo storico Eric Heffer ammoniva che “durante i periodi di cambiamento chi sa imparare erediterà la terra mentre chi sa e basta si troverà ben equipaggiato ad affrontare un mondo che non  esiste più”: orbene, al momento non è dato sapere quando la cultura, il cinema e il teatro ripartiranno, ciò che è certo, invece,  è che il Prof. Giordano con il suo Laboratorio, in cui la fase dell’apprendimento teorico è sempre ibridata con il momento della verifica empirica, sta già formando i professionisti del mondo dell’audiovisivo del post-Covid.

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