Dopo un anno il metro di distanza non basta più, dice il Ministero della Salute

Un nuovo documento da parte di Inail e Istituto superiore di sanità spiega perché si dovrebbe aumentare la distanza fisica minima a due metri

Covid distanza fisica minima
(Pixabay.com)

Viste le varianti circolanti del Covid, per la distanza fisica di un metro resta il minimo di distanza da applicare. Tuttavia sarebbe indicato accrescerla “fino a due metri“. Questo viene quindi sottolineato all’interno del nuovo documento che è stato redatto da Inail insieme all’Istituto Superiore di Sanità, al Ministero della Salute e all’Aifa. Nell’atto si stabilisce dunque una ulteriore prudenza “specie in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria come, ad esempio, in occasione del consumo di bevande e cibo“.

Per via delle varianti circolanti del Coronavirus, nel testo si evidenzia. “Non è indicato modificare le misure di prevenzione e protezione basate – si spiega – sul distanziamento fisico, sull’uso delle mascherine e sull’igiene delle mani; al contrario, si ritiene necessaria una applicazione estremamente attenta e rigorosa di queste misure“.

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Covid, anche i vaccinati dovrebbero rispettare l’isolamento

L’ulteriore prudenza sarebbe dovuta dalla più alta carica virale legata ai contagi da parte delle varianti del Covid. Inoltre nel nuovo atto si stabilisce che, anche a seguito della vaccinazione, bisognerà osservare la regola che prescrive l’isolamento a seguito di una esposizione ad un elevato pericolo con una persona positiva al Coronavirus.

Covid distanza fisica minima
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Infatti, a tal proposito, si spiega. “Anche chi è vaccinato contro Sars-CoV-2 deve adottare le stesse indicazioni preventive valide per una persona non sottoposta a vaccinazione, a prescindere – si evidenzia – dal tipo di vaccino ricevuto, dal numero di dosi e dal tempo intercorso dalla vaccinazione“.

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