Il Brasile, secondo Paese più colpito dalla pandemia di Covid, ha registrato più morti in 1 anno per il Covid che per l’AIDS in 23 anni.
Se gli Stati Uniti lamentano più vittime per Covid che tutti i caduti sui campi di battaglia durante la Prima, la Seconda Guerra Mondiale e quella in Vietnam, in Brasile un anno di epidemia di Covid-19 ha causato più vittime di quelle registrate negli ultimi 23 anni a causa dell’AIDS: è quanto accertato dal Ministero della Salute brasiliano che registra le vittime dell’Aids solo dal 1996. Ad oggi nel Paese le persone decedute a causa del coronavirus sono infatti 284.775 – 2.648 nelle ultime 24 ore à mentre quelle causate dall’Aids dal 1996 al 2019 sono 281.156. Il Ministero precisa che la media annua delle morti per l’Aids oscilla tra le 10.000 e le 12.000 unità. Il Brasile nella giornata di martedì sono stati segnalati ulteriori 2.841 decessi, il livello più alto dall’inizio della pandemia, che portano il bilancio complessivo delle vittime da Covid nel Paese a quota 282.127. Nel Paese sudamericano dall’inizio dell’emergenza, i contagi complessivi sono 11.693.838, confermando il Brasile al secondo posto dopo gli Usa in termini assoluti. A Manaus, una delle zone più colpite, il 30% delle persone oggi sono infettate sono già state precedentemente contagiate dal Covid ha raccontato al Fatto Quotidiano Francesco Di Donna, medico e coordinatore del progetto di Medici Senza Frontiere. Un ruolo cruciale in questa catastrofe p svolto dalla c.d “variante brasiliana” che risulta essere la sceonda più presente in Italia con una prevalenza che sarebbe del 4,3% con punte superiori al 30% in alcune zone del centro
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Ue: pass Covid per tornare a viaggiare
Dopo la Camera anche il Senato ha approvato la legge che istituisce la Giornata Nazionale in ricordo delle vittime del Covid che si celebrerà ogni 18 marzo, una data altamente simbolica: infatti, il 18 marzo del 2020 è stato registrato il numero più alto di decessi a causa dell’epidemia: 2.978. La legge prevede un minuto di silenzio nazionale, una programmazione speciale della Rai e iniziative didattiche nelle scuole. Il Premier Mario Draghi è atteso oggi, 18 marzo, a Bergamo, città martire per il suo alto tributo pagato all’epidemia di Covid: indimenticabili le strazianti immagini della lunga colonna di mezzi militari che trasportavano fuori Regione le bare che non potevano essere inumate nei cimiteri della provincia, giunti al massimo della loro capacità.
Intanto, lo strumento per tornare a viaggiare potrebbe essere il nuovo pass Covid studiato dalla Commissione europea che spera così di tutelare la libertà di movimento in Europa e nel contempo aiutare l’economia e il turismo a risollevarsi. Il certificato annunciato dalla Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, è gratuito per i cittadini: consiste in un QR code da tenere nello smartphone o da stampare su carta come quelli utilizzati per i biglietti aerei; per averlo occorrerà essere vaccinati oppure risultare negativi a un tampone o essere guariti dal Covid.
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