Benno: “Papà voleva che aiutassi di più a casa, allora ho stretto forte”

Benno Neumair spiega come sarebbe avvenuto il duplice omicidio del padre Peter e della madre Laura Perselli: la confessione nel verbale

Benno Neumair Peter zittito
(foto dal web)

Benno Neumair ha raccontato come sarebbero andati i fatti lo scorso 4 gennaio, quando compì il duplice omicidio dei genitori, Peter Neumair e Laura Perselli a Bolzano. “Papà mi rinfacciava che non valevo niente – spiega il 30enne nei verbali riportati da ‘Corriere della Sera‘ –. Si parlava delle mie responsabilità, di mia sorella…Mi sono sentito alle strette e mi sono rifugiato in camera mia. A quel punto vengo incalzato anche se volevo stare in pace. Volevo solo il silenzio – ha affermato –. Così l’ho zittito. Ho preso dalla bacinella di plastica dei miei attrezzi la prima corda di arrampicata che ho trovato“.

Il figlio avrebbe discusso con il padre quel giorno per via del turno di portare fuori il cane della nonna. Poi avrebbero discusso su responsabilità e soldi. Stando all’indagato, il padre entrando nella stanza, dopo averlo svegliato, avrebbe insistito per mandarlo fuori di casa. “Mio padre voleva che aiutassi di più in casa“. La nonna si trovava in ospedale e sta a per essere dimessa. Nel momento della discussione sul fatto di dare una mano in casa, Benno spiega di essere andato in camera per non continuare a litigare. Poi, dopo aver avviato il computer, si sarebbe addormentato.

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Benno Neumair: “Ho compiuto la stessa cosa con mia mamma Laura”

Poco dopo il padre sarebbe entrato e, dopo averlo svegliato, avrebbe proseguito nella discussione. Poi si sarebbe discusso sui soldi. “Ai miei genitori davo 350 euro di affitto da quando sono tornato a Bolzano – ha sottolineato Benno –. Mio padre voleva che prendessi l’appartamento di sotto, altrimenti mi avrebbe chiesto 700 euro a partire da gennaio. Io avevo risposto che non era giusto, mentre lui insisteva che dovevo uscire di casa e che mia sorella si pagava già da sola un appartamento in Germania. Io mi sentivo male dentro“.

Benno Neumair Peter zittito
(foto dal web)

La lite sarebbe proseguita sino al gesto dell’omicidio. “L’ho zittito con una corda. Eravamo in corridoio, siamo cascati insieme per terra e non so se l’ho strozzato da dietro o da davanti. Ho stretto molto forte, poi – ha raccontato – sono rimasto seduto o sdraiato in corridoio. Ha suonato il cellulare e probabilmente ho risposto. Poi mi sono sentito di nuovo agitato quando ho sentito il rumore del cellulare e del chiavistello. Mi sono mosso verso la porta con ancora il cordino in mano. Mia mamma è entrata in casa e mi è venuto di fare la stessa cosa, senza neppure salutarla“.

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