Cadavere semicarbonizzato trovato sul tetto della motrice di un treno: aveva ancora la mascherina
Stava assumendo i contorni di un giallo il rinvenimento sul tetto di un treno del cadavere semicarbonizzato di un uomo dall’apparente età di 30 anni: la lugubre scoperta è stata fatta dagli addetti delle Ferrovie durante il lavaggio di un convoglio, l’Intercity Notte 355, partito da Milano, presso lo Scalo merci di Surbo, alle porte di Lecce. Il cadavere era stato trovato sul tetto della matrice e non presentava ferite particolari. Al momento del rinvenimento aveva addosso ancora la mascherina protettiva anti-covid e i vestiti erano in buono stato.
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E’ un marocchino di 17 anni
Dopo le prime indagini il corpo è risultato appartenere ad un ragazzino marocchino di 17 anni allontanatosi da casa nel gennaio di quest’anno, come da denuncia presentata dalla famiglia che vive a Piacenza. L’identificazione è avvenuta attraverso il confronto delle impronte digitali con quelle archiviate nel sistema Afis. Inoltre, come accertato dagli investigatori della Polfer, il 17enne è stato immortalato dalle telecamere della stazione ferroviaria di Bologna.
Sulla base delle ustioni sulle manie e sul dorso si ipotizza che il decesso sia stato causato da una scarica elettrica che ha fulminato il 17enne, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per evitare di essere sottoposto a controllo. A un esame esterno del cadavere, eseguito dal medico legale Alberto Tortorella, il decesso risalirebbe a molte ore prima del ritrovamento. La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale “Vito Fazzi di Lecce” per essere messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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