L’attore e doppiatore, Luca Ward, è stato ospite nello studio di Verissimo, e a Silvia Toffanin rivela la malattia della figlia.
Nello studio di Mediaset, a “Verissimo” Silvia Toffanin ha ospitato Luca Ward, che si è confessato alla presentatrice. Luca Ward è un grande attore, ma anche un bravissimo doppiatore, oltre ad essere anche il Direttore del Doppiaggio italiano.
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Ha partecipato a molte fiction, come Elisa Di Rivombrosa, e a soap opera, come Cento Vetrine. Ed ha prestato la sua voce a grandi attori di Hollywood, come Russel Crowe, Samuel L. Jackson, Pierce Brosnan, Gerard Buttler, e tanti altri ancora.
Sposato dal 2013 con l’attrice Giada Desideri, i due hanno avuto due figli, Lupo, nato nel 2007 e Luna nata nel 2009.
Luca Ward: “Alla malattia di mia figlia ho reagito malissimo”
E proprio di Luna, Luca Ward ha confessato di sentirsi molto protettivo poichè è affetta dalla “Sindrome di Marfan” (una “rara malattia ereditaria del tessuto connettivo che causa alterazioni oculari, ossee, cardiache, dei vasi sanguigni, polmonari e del sistema nervoso centrale”).
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“Io ho reagito malissimo, mia moglie invece ha deciso di rinunciare alla carriera per seguire Luna. Ha avuto ragione lei”. Per questo Luca Ward si sente molto protettivo nei confronti della figlia, mentre per il figlio ha avuto poche attenzioni ed è stata proprio la moglie a rivelare al marito questa sua sofferenza “Oggi è felice, è un marcantonio di un metro e ottanta a soli tredici anni”. Durante il lockdown dell’anno scorso, l’attore ha avuto modo di conoscere meglio i figli “Mi sono avvicinato molto a loro in occasione di quest’ultimo periodo di lockdown. Dopo qualche mese, l’estate scorsa, ho detto alla mia dolce metà, Giada, che non conoscevo davvero i miei figli”.
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Luca Ward ha ricordato poi la morte del padre, che rimase in come per due mesi, a causa di un aneurisma dopo un intervento di 18 ore “(…) Quando vidi mia madre con la Cinquecento blu davanti a scuola, capii che era finita. Rimanemmo in silenzio. Attese che tornassero anche Andrea e Monica da scuola e disse una frase semplicissima: ‘Papà non c’è più’. Dopodiché, aprì il portafogli, contenente cinquemila lire, affermando: ‘Questo è tutto quello che abbiamo”.