Vaccino, 100 anziani convocati e costretti ad attendere per ore. E non era quello il giorno

Scene surreali a Codogno, città simbolo dell’epidemia di Covid: hanno convocato 100 anziani over 80 per il vaccino anti-Covid ma il centro vaccinale era chiuso

Covid, Codogno: convocano 100 anziani per il vaccino ma il centro vaccinale è chiuso
(Getty Images)

Codogno, città simbolo dell’epidemia di Covid, visto che proprio nel comune lodigiano nella notte tra il 20 e il 21 febbraio 2020 è stato individuato il “paziente zero“, assurge anche a emblema della disorganizzazione della Regione Lombardia nella somministrazione dei vaccini che assesta un altro colpo al mito, sempre più appannato, dell’efficienza lombarda. Che cosa è successo? Per sbaglio circa cento anziani over 80 sono stati convocati ieri per ricevere la prima dose di vaccino al Palazzetto dello sport. Il centro vaccinale tuttavia era  chiuso: l’apertura del palazzetto era infatti programmata per il giorno dopo. Inevitabili i disagi per le persone convocate che non l’hanno presa, come si suole dire, con filosofia dal momento che molti di loro, per la loro età avanzata, hanno patologie che limitano notevolmente la loro mobilità.

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In arrivo hotspot vaccinali in ogni città?

C’è stato un problema di comunicazione fra Asst e Aria sull’apertura“, ha spiegato il sindaco Francesco Passerini. Comunque, dopo l’intervento dei volontari della Protezione civile, sollecitato dal comune di Codogno, le persone convocate erroneamente sono state ‘dirottate’ in ospedale dove molte di loro sarebbero state immunizzate. Un’altra disfunzione, l’erronea convocazione a Codogno, che restituisce l’immagine di una campagna vaccinale tutt’altro che efficiente.

Ecco perché sui vaccini  è ormai improcrastinabile un cambio di passo. “Ora si vaccini per fascia di età e in ogni città ci sarà un centro“, ha assicurato il nuovo capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che, oltre a ribadire che “devono essere creati hotspot vaccinali in ogni città. Siamo pronti anche ad allestirli“, ha specificato quali criteri, omogenei in tutto il territorio nazionale, devono rispettare: Grande parcheggio, entrate e uscite separate, aree di attesa, medici che verificano le condizioni di idoneità, sale per l’inoculazione e altre dove aspettare i 15 minuti obbligatori“. Eppure, a Codogno si sarebbero accontentati di molto poco: comunicazioni precise sugli hub già attivati.

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