Un ragazzino di 13 anni ha salvato la madre, aggredita dal padre, chiamando il 112. La donna subiva maltrattamenti da 20 anni
Un piccolo eroe, non può essere definito altrimenti: un 13enne ha assistito per anni alle angherie e alle violenze del padre nei confronti della madre ha cambiato, forse per sempre, la sua storia familiare con un gesto risoluto degno di un adulto. Il ragazzino vedendo il padre aggredire per l’ennesima volta la donna afferrandola per i capelli ha deciso di chiamare il 112 per chiedere aiuto. Non sappiamo se sia stato un gesto spontaneo o pensato da tempo. Quale sia stato il percorso, anche emotivo per determinarsi in tal senso e certo che il coraggio di un ragazzino di 13 anni ha posto fine alle angherie che la donna subiva da parte del compagno. Una violenza che sembra antecedente perfino alla nascita del figlio, e durata 20 anni. Dopo l’intervento dei carabinieri nella loro abitazione a Bresso, comune della Città Metropolitana di Milano, per l’uomo, un giardiniere di 51 anni di origini albanesi con precedenti penali, sono scattate le manette ai polsi: dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna convivente, un’italiana 46enne, impiegata e incensurata.
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Arrivati sul posto, i militari dell’Arma hanno bloccato l’uomo arrestandolo. La donna invece è stata accompagnata all’ospedale “Bassini” di Cinisello Balsamo da dove è stata poi dimessa con una prognosi di quattro giorni per “algia a polso e cuoio capelluto e abrasione alla palpebra sinistra“.
Dopo aver ricevuto le cure del caso, la 46enne ha confessato di aver subito per 20 anni violenze psicologiche e fisiche, mai denunciate per paura di ritorsioni da parte del compagno che, dopo l’arresto, è stato tradotto in carcere a San Vittore.
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