Alle porte di Napoli il conducente di un’auto, un’utilitaria, sperona uno scooter di grossa cilindrata per sfuggire a un tentativo di rapina: due morti.
Un tentativo di rapina finito nel sangue: due persone sono state ritrovate morte, in circostanze ancora tutte da chiarire, in via Consolare, tra Marano e Villaricca, grossi centri dell’hinterland settentrionale di Napoli. Un uomo è stato rivenuto cadavere vicino a un’utilitaria, una Smart, che si è sfracellata contro un muro. Alla circa venti metri di distanza un secondo cadavere, probabilmente disarcionato da uno scooter di grossa cilindrata, un T-Max. A terra sono trovati una pistola e un Rolex.
La vicenda risale al tardo pomeriggio di venerdì scorso, 26 marzo, quando la polizia locale ha trovato i due veicoli danneggiati e i due cadaveri. Le due vittime sono state identificate nella tarda serata. Ciro Chirollo e Domenico Romano, rispettivamente 30 e 40 anni, entrambi pregiudicati e originari di Sant’Antimo, sono morti nell’incidente. Uno era a terra accanto alla Smart, finita contro un muro, l’altro a poca distanza da un T-Max.
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Il proprietario dell’automobile, Giuseppe Greco, è attualmente indagato per omicidio volontario. Tutto sarebbe partito da una rapina: i due avrebbero fermato il 25enne e, con la minaccia di una pistola, lo avrebbero costretto a consegnare l’orologio di lusso. Quello che è successo dopo non è ancora chiaro. Secondo gli inquirenti, Greco, dopo essere stato derubato, non si sarebbe dato per vinto ma avrebbe inseguito i rapinatori e li avrebbe speronati uccidendoli. Dopo l’incidente si sarebbe allontanato su uno scooter guidato da un’altra persona.
Greco si è difeso raccontando di essere stato rapinato anche dell’automobile; dopo la rapina si sarebbe fatto accompagnare da un conoscente, avrebbe visto i rottami della sua auto e i due cadaveri. Ha inoltre menzionato un’altra vettura scura, forse guidata da complici dei rapinatori, che, a suo dire, sarebbe responsabile dell’incidente.
Dopo la notizia della morte dei due rapinatori sui social sono comparsi migliaia di post e commenti. “Hai fatto bene”, scrive qualcuno, due in meno.” Qualcuno addirittura ha proposto di organizzare una manifestazione a sostegno del giovane.
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