Una donna di soli 46 anni deceduta a dieci giorni dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca. In corso gli accertamenti per capire le cause della morte.
Cinzia Pennino non ce l’ha fatta. Ad una settimana da Pasqua e a dieci giorni dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca, l’insegnante palermitana se ne è andata. Cinzia aveva solo 46 anni e, a detta dei familiari, non aveva patologie pregresse. La donna – spiega il Giornale di Sicilia – dopo aver accusato un malore, era stata portata all’ospedale Buccheri La Ferla. Ma le condizioni della docente erano ben presto peggiorate tanto da rendere necessario il trasferimento al Policlinico. I medici hanno reso noto di aver trovato la paziente in condizioni già molto critiche, con una trombosi profonda estesa. Immediata la decisione di trasferire la giovane Cinzia in terapia intensiva ma, nonostante i trattamenti avanzati e tutte le cure, la donna è deceduta. Cinzia insegnava all’istituto Don Bosco ed era molto conosciuta e amata in città per il suo impegno sociale che prestava, specialmente, nel quartiere palermitano di Ballarò.
L’ospedale dove è morta ha subito segnalato il caso all’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco. Ora si provvederà a svolgere tutti gli accertamenti necessari per capire se esiste una correlazione di tipo causale tra il decesso della 46enne e la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Il farmaco, dopo una sospensione di qualche giorno in seguito a decessi e reazioni allergiche, è stato riabilitato a pieno titolo dall’Agenzia europea per il Farmaco. Esso è stato formulato in collaborazione con l’Università di Oxford e agisce in modo completamente diverso rispetto ai concorrenti Pfizer e Moderna. Mentre in Italia non sono stati posti limiti, in Francia AstraZeneca può essere inoculato solo agli over 55 in quanto si è osservato che la maggior parte delle reazioni allergiche si sono riscontrate in soggetti al di sotto di quella soglia anagrafica. Ad oggi, nel nostro Paese, diverse procure stanno indagando sui decessi avvenuti a seguito della somministrazione dei vaccini anti Covid. Per il momento, in nessun caso, è risultato sussistere un nesso di causa-effetto tra iniezione del siero e reazioni successive nei pazienti.
Sulla morte della giovane docente – riporta la Repubblica – la procura di Palermo ha aperto un fascicolo di “atti relativi” ipotizzando il reato di omicidio colposo. Il procedimento non è ancora una inchiesta vera e propria ma i magistrati stanno tentando di capire se ci siano ipotesi di reato. Non è stata ancora disposta l’autopsia. Un’altra segnalazione è scattata qualche giorno fa. Si tratta di una donna di circa 70 anni attualmente ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. La donna era stata sottoposta qualche giorno prima alla vaccinazione con AstraZeneca.