Poco lontano da Milano, una festa di compleanno è finita in tragedia. Gli inquirenti stanno ancora indagando per rintracciare i responsabili.
Dopo la scomparsa nel nulla del ventunenne Mattia Fogarin, un’altra tragedia che ha come protagonista un giovanissimo. Era il 26 luglio 2019 quando il ventiduenne Luca Castiglioni uscì dalla sua casa di Lainate – Milano – per recarsi a Nerviano – piccolo comune dell’hinterland milanese – diretto ad una festa di compleanno. Da lì a poco la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Infatti quella notte Luca finì in coma. Ad oggi non si sa ancora cosa accadde durante la festa, chi o cosa procurò al ragazzo lesioni cerebrali tali da farlo lottare tra la vita e la morte.
Anche dopo il coma, la vita del giovane non tornò più come era prima di quella sera. Luca – spiega Il Giornale – dovette seguire una lunghissima riabilitazione presso il Bosisio Parini, nel Lecchese. E’ stato dimesso solo il 21 febbraio scorso con un foro sulla parte anteriore del collo a ricordargli la tracheostomia che ha dovuto subire. Il ragazzo non ricorda molto di quella sera e, per questo, ha più volte chiesto a qualcuno che fosse presente a quella festa di farsi avanti e spiegare cosa è successo. I genitori sono anche andati alla trasmissione Rai “Chi l’ha Visto” alla disperata ricerca di testimoni ma nulla, nessuno ha parlato. Luca non sa come è finito in coma, sa solo che molti dei suoi amici che erano con lui il 26 luglio 2019, sono spariti, lo hanno lasciato solo.
In un primo tempo si pensò ad una caduta accidentale ma, dopo che i medici esclusero tale ipotesi, la madre del giovane non esitò a presentare denuncia ai Carabinieri. Il ventiduenne infatti era giunto all’ospedale con lesioni cerebrali, frattura sul lato destro del cranio e un’ematoma all’occhio sinistro: danni ritenuti incompatibili con una semplice caduta. Gli amici presenti con Luca alla festa, interrogati dai Carabinieri di Nerviano, diedero versioni contrastanti. Qualcuno sostenne che il ragazzo, dopo qualche bicchiere di troppo, fosse caduto nel tentativo di fare una capriola. Altri sostennero di non aver visto nulla. Altri ancora dichiararono che Luca, per scherzo, fu sollevato e poi lasciato cadere. Inizialmente la procura di Milano chiuse il caso definendolo “Un gioco finito male”.
Ci sono voluti quasi due anni per fare aprire un processo. Il prossimo 13 dicembre – riporta Il Giorno – davanti alla quinta sezione penale del Tribunale di Milano, si terrà il processo a carico di un 27enne di Parabiago accusato di lesioni colpose. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la sera del 26 luglio Luca Castiglioni sarebbe stato sollevato e spinto con troppa violenza: cadde e batté la testa sul pavimento di marmo. Tra le ipotesi iniziali della procura vi era anche quella di una rissa tra i due ragazzi. Una pista che è stata esclusa al termine dell’indagine.