Narcotizzata e stuprata, torna dal suo carnefice per impedire la diffusione di un filmato esplicitamente sessuale: abusata di nuovo, viene salvata dai carabinieri
Non si arresta l’ondata di esecrabili episodi di violenza sessuale ai danni di donne di ogni età: dopo la 21enne di Bari, sequestrata, segregata e stuprata per mesi da un egiziano cui aveva chiesto ospitalità dopo aver abbandonato il nido familiare a seguito di dissapori con i genitori, e la 18enne violentata da un portantino dell’Asp di Enna, un 46enne di Brugherio, in Brianza, è stato arrestato dai carabinieri di Monza dopo aver sequestrato e violentato reiteratamente una donna conosciuta da appena un mese. Tutto parte da un’intossicazione per una smodata assunzione di farmaci e calmanti. Durante la visita al Pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza, la donna ha trovato il coraggio per confessare gli abusi subiti: assunzione di farmaci narcotizzanti, violenze e videoriprese dei rapporti sessuali consumati con il 46enne. Lunedì scorso i Carabinieri hanno bussato alla porta dell’uomo e davanti a loro si è spalancata una scena drammatica: la donna completamente tramortita dai farmaci e che poco prima aveva subito una violenza sessuale. Gli uomini dell’Arma hanno arrestato l’uomo per sequestro di persona, violenza sessuale e revenge porn mentre hanno accompagnato la donna alla Clinica “Mangiagalli” di Milano.
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Denunciato per violenze fisiche e psicologiche anche dall’ex moglie
Le indagini lampo, in ossequio al codice rosso, che assegna una corsia preferenziale alle denunce di stupro, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno accertato che la era donna tornata nell’appartamento dell’uomo proprio per chiedergli di impedire la diffusione di un filmato che la immortala in pose esplicitamente sessuali ma, una volta dentro casa, è rimasta nuovamente vittima del 46enne che ha abusato di lei dopo averla narcotizzata. Nella casa sono stati sequestrati materiale informatico, su cui sono in corso approfondimenti investigativi, corde, manette e collari a uso erotico.
All’uomo, già ristretto in carcere, è stata anche notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti e violenza sessuale in seguito alla denuncia sporta dalla ex moglie in quanto vittima di violenze psicologiche, fisiche e di revenge porn a seguito della diffusione del materiale video a sfondo sessuale che la vede involontaria protagonista.
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