Brutte sorprese per milioni di italiani che non sanno più come arrivare a fine mese. Se i nuovi poveri aumentano, le bollette fanno altrettanto.
Secondo le stime dell’Istat – riferisce SkyTg24 – nel 2020 le famiglie in povertà assoluta in Italia sono oltre 2 milioni. Sull’intera popolazione ben il 7,7% non sa cosa mettere in tavola né come pagare affitto e bollette. Nel 2019 la percentuale era del 6,4%. Ciò significa che a causa dell’emergenza Covid e della crisi economica che ne è seguita, nel 2020 le famiglie in condizione di povertà assoluta sono aumentate di 335 mila. Se ragioniamo in termini di individui e non di nuclei familiari, il quadro diventa ancora più angosciante: nel 2020 i soggetti poveri o poverissimi sono 5,6 milioni cioè 1 milione in più rispetto al 2019. Percentuali così alte non si raggiungevano dal 2005: da quindici anni.
Ma il mercato va avanti incurante dei dati Istat. Infatti, dopo aver appreso che il nuovo Decreto Draghi – in arrivo per il 31 marzo – abolirà la zona gialla ancora per tutto il mese di aprile, agli italiani spetta un’altra bella sorpresa. Nel secondo trimestre del 2021 – riferisce AGI – le famiglie italiane vedranno un aumento nelle bollette di gas ed elettricità. Nello specifico, per la famiglia tipo, il costo dell’elettricità salirà del +3,8% , quello del gas +3,9%. In termini di euro, la spesa annua media dell’energia elettrica per una famiglia sarà di circa 517 euro; quella del gas di circa 966 euro.
L’aumento dei prezzi è dovuto, principalmente, ad un aumento dei costi delle materie prime. Ma al consumatore finale questo poco importa. Ciò che ora rischia di mettere in ginocchio intere famiglie è che con smart working e didattica a distanza si trascorre, per forza, tutta – o quasi – la giornata a casa. Ne segue che, inevitabilmente, aumenta anche il consumo di elettricità e gas. Con il Decreto Draghi, dopo Pasqua potranno tornare in classe solo i bambini delle elementari e delle medie nelle zone arancioni. In quelle rosse solo elementari e prima media. La famiglia italiana “tipo” fatta di genitori e due o tre figli, dunque, avrà bisogno di un numero considerevole di computer che resteranno accesi per diverse ore al giorno. A ciò si deve aggiungere che anche colazione e pranzo – che prima si consumavano per lo più al bar o alla mensa – ora si cucinano a casa: altri consumi di forno e fornelli. Infine anche il riscaldamento – autonomo quasi ovunque – resterà acceso per molte più ore. E, con l’arrivo del grande caldo, ci penserà il condizionatore a dare il colpo di grazia finale alla bolletta.