La 17enne ha confessato di essere la responsabile del mortale accoltellamento del pregiudicato Giuseppe De Mattia: “L’ho ucciso io. Voleva uccidere me e mia madre”
Dopo l’interrogatorio da parte degli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Bari, la 17enne è crollata e in lacrime ha confessato di essere l’omicida di Giuseppe De Mattia: “L’ho ucciso io. Voleva uccidere me e mia madre e mi sono dovuta difendere“. La ragazzina, accompagnata dalla madre e alla presenza del difensore, ha raccontato i concitati momenti del litigio, che ha avuto come sfondo il popolare quartiere “Libertà” di Bari, degenerato nell’accoltellamento del 45enne. La 17enne si sarebbe frapposta tra la vittima, che, secondo la sua versione dei fatti, era armata di un coltello, e la madre con la quale l’uomo stava litigando. Ferita al volto nella colluttazione, istintivamente, e in preda al panico, avrebbe impugnato a sua volta un coltello e colpito mortalmente il 45enne.
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Ipotesi lite familiare per un’eredità
Le due donne, madre e figlia, la 17enne con una vistosa ferita al volto, accompagnate dall’avvocato Massimo Roberto Chiusolo, si sono presentate nel pomeriggio alla Questura di Bari per essere sentite come persone informate sui fatti. Mentre ricostruivano le varie fasi del litigio, alla presenza dei poliziotti della Squadra Mobile e della pm, l’audizione è stata sospesa ed è stato convocato il pm di turno presso il Tribunale per Minorenni di Bari Rosario Plotino.
All’origine dell’omicidio del pregiudicato 45enne Giuseppe De Mattia ci sarebbe un litigio familiare scoppiato per vecchie storie di eredità e testamenti contesi.
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