Il proprietario di un bar di Colleferro si rifiuta di servire da bere dopo le 18,00 come da decreto governativo, durante la notte due clienti gli bruciano il bar.
Un 51enne proprietario del Garden Bar a Colleferro alle porte di Roma, luogo già tristemente noto per la vicenda dell’uccisione di Willy Monteiro da parte dei fratelli Bianchi, si è rifiutato di servire da bere dopo le 18,00 come da prescrizioni che sono ormai in vigore da mesi per il contenimento del covid-19. Due clienti, originari della zona, non hanno preso bene il rifiuto ed i due uomini di 35 e 45 anni hanno deciso di bruciare il bar. L’indagine quasi immediata da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno portato al fermo e all’arresto dei due uomini ed il reato sarà aggravato per futili motivi.
Non ci sono ragioni, come del resto dovrebbe sempre accadere, per aver incendiato il bar dell’uomo se non aver rispettato le regole. Il proprietario è stata avvisato dell’incendio alle prime ore del giorno, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno prontamente spento l’incendio che si era propagato nella parte anteriore del bar. A loro sono seguiti i militari della stazione di Colleferro ed il nucleo operativo dell’Aliquota Radiomobile che, grazie alla conoscenza della zona ed i suoi cittadini, hanno subito identificato i colpevoli. Colleferro è noto alle cronache per il brutale omicidio avvenuto tra il 5 e 6 settembre 2020 di Willy Monteiro Duarte che ha sentenziato il capo d’imputazione ad omicidio volontario, e non preterintenzionale, per Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, gli assassini del ragazzo.
I due infatti, oltre ad avere precedenti penali, sono conosciuti nella zona per non avere fissa dimora ed erano al momento nell’abitazione di un loro conoscente dove sono stati trovati con i vestiti ancora sporchi di benzina. I due era stati fermati alle 2e30 di quella stessa notte in giro per la città senza nessun valido motivo. Più tardi sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza che aveva immortalato il 35enne nell’atto di cospargere benzina sul pavimento del locale poi dato alle fiamme. L’altro era stato invece ripreso mentre riempiva alcune bottiglie di benzina da un distributore. I due si trovano in carcere e a breve saranno sottoposti a processo.