Muore di Covid in ospedale: i familiari massacrano di botte i sanitari

Una donna di 74 anni è deceduta di Covid in ospedale. La reazione dei familiari non si è fatta attendere.

covid giuseppina cortese

Trauma cranico, contusioni multiple, ecchimosi al labbro inferiore e superiore, perdita della capsula di un dente. Questo – riferisce Today – il referto medico di un operatore socio sanitario dell’ospedale Monaldi di Napoli. L’uomo è stato aggredito dai familiari di una donna di 74 anni – Giuseppina Cortese – morta di Covid mentre si trovava ricoverata nel nosocomio partenopeo. La furia dei parenti della defunta è stata scatenata dal rifiuto da parte dei sanitari di consegnare loro la salma di Giuseppina. Infatti i protocolli di sicurezza anti Covid lo vietano. Ma il protocollo non è stato accettato dai familiari della vittima i quali, poco dopo aver appreso del decesso dell’anziana, sono entrati nel reparto Covid dell’ospedale recriminando la salma. E, messi di fronte al fatto di non poter ottenere quanto richiesto, hanno iniziato a colpire chiunque cercasse di fermarli. La peggio l’ha avuta l’operatore socio sanitario.

Non è la prima volta che il rigoroso rispetto delle norme e dei protocolli anti Covid produce episodi di violenza. la scorsa settimana fa è stata la volta di due titolari di un bar di Colleferro, a Roma: due avventori insoddisfatti per non essere stati serviti dopo le ore 18, hanno dato fuoco al  locale provocando un danno di circa 20 mila euro. Ancor più tremendo quanto accaduto a Padova dove un gruppetto di ragazzini ha devastato il cimitero per vendicarsi del parroco che, nel rispetto di quanto previsto dai Dpcm, aveva vietato l’accesso ai campi da gioco della chiesa. I vandali hanno causato un danno di almeno 60 mila euro.

Il figlio di Giuseppina Cortese -il cantante neomelodico Raffaele Colaiacolo – ha tuttavia dato un’altra versione dei fatti. L’uomo – riporta Fanpage – ha sostenuto di aver aggredito il sanitario ma solo per difendersi dagli spintoni di chi voleva impedirgli di vedere il corpo della defunta madre. Inoltre ha sporto denuncia nei confronti dell’ospedale ritenuto reo di non aver fornito assistenza adeguata alla madre. La 74enne – a detta del figlio – si era più volte lamentata con lui per il fatto di sentirsi abbandonata e di avere difficoltà a contattare il personale del reparto. Stando alla testimonianza dell’uomo, i sanitari si sarebbero anche rifiutati di aiutare Giuseppina a nutrirsi sebbene la donna lo avesse richiesto espressamente e l’avrebbero lasciata per ore senza l’ausilio del respiratore nasale.

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