Salento, bambino rapito. Finisce sotto accusa il barbiere 79 enne

Uno degli uomini più ricchi del pianeta potrebbe non essere chi tutti credono che sia. Una donna avrebbe riconosciuto in uno sceicco il figlio rapito tanti anni fa.

mauro romano sceicco

Dopo 44 anni scoprire che il proprio figlio – svanito nel nulla quando aveva appena 6 anni – potrebbe essere ancora vivo deve essere un’emozione immensa. Sbattere la faccia contro la dura realtà per può fare malissimo. Dopo il tanto discusso caso della piccola Denise Pipitone che, alla fine, si è scoperto non essere Olesya, la ragazza russa che diceva di cercare la madre in televisione, ecco un altro caso che ha dell’incredibile. Una donna salentina, Bianca Colaianni – riporta TgCom24 – sostiene di aver riconosciuto il figlio, Mauro Romano, scomparso nel 1977 da una cicatrice sulla mano destra.

La donna avrebbe visto la cicatrice da una foto su un giornale dove un uomo era accanto alla bella attrice Manuela Arcuri. Già perché il “figlio ritrovato” è un personaggio pubblico: Bianca avrebbe riconosciuto il suo bambino in, niente di meno che, lo sceicco Mohammed Al Habtoor, magnate di Dubai, uno degli uomini più ricchi degli Emirati Arabi e del mondo intero. La donna ha spiegato che quella cicatrice è inconfondibile perché il piccolo Mauro se la sarebbe procurata bruciandosi con il ferro da stiro. Non solo. Andando alla ricerca di altre immagini dello sceicco pubblicate dallo stesso sui suoi profili social, la donna avrebbe rintracciato un secondo segno, su un sopracciglio. E’ talmente sicura  che lo sceicco – oggi 52enne – sia il suo bimbo scomparso quansi cinquant’anni fa da voler partire per gli Emirati Arabi per fare il test del Dna. Tuttavia c’è un ostacolo con cui Bianca deve fare i conti: lo sceicco non ha alcuna intenzione di sottoporsi a quest’esame.

Bianca Colaianni non si è mai rassegnata alla scomparsa del figlio e, nonostante sia trascorso quasi mezzo secolo, ha sempre continuato a credere che il suo Mauro sia ancora vivo. Qualche tempo fa – riferisce la Repubblica –  un uomo le ha inviato una lettera nella quale lo sconosciuto specificava di sapere chi aveva rapito il piccolo Mauro in quel lontano giorno del 1977. E veniva anche indicato un avvocato che avrebbe potuto aiutarla. Grazie alle insistenze della famiglia Romano, oggi, dopo tanti anni, c’è un indagato per il rapimento del piccolo Mauro. Si tratta di un ex barbiere – oggi 79enne – che il giorno del rapimento avrebbe fatto salire il bambino sulla sua Apecar per portarlo nella sua casa al mare per giocare con suo figlio. Invece, dalle prime ricostruzioni, avrebbe consegnato il piccolo a due uomini che poi lo avrebbero fatto sparire. Da quel momento di Mauro Romano si è persa ogni traccia. Oltre all’ex barbiere sono indagati anche la moglie e il figlio.

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