Con l’appropinquarsi del giorno in cui molte attività potranno riaprire, i tamponi rapidi sbarcano anche al supermercato ad un prezzo incredibile.
Il 26 aprile è alle porte, la data che tanti ristoratori attendono da mesi. Infattti milioni di attività ristorative – ritenute attività ad alto rischio contagio – potranno ricominciare – limitatamente agli spazi esterni – il servizio al tavolo sia a pranzo sia a cena. Questo significa ritornare a lavorare, a vivere per moltissimi padri e madri di famiglia. A partire dal 26 aprile, con gradualità, ricominceranno ad aprire anche i cinema, le piscine, le palestre. Tuttavia, come è stato più volte ribadito, non sarà un “liberi tutti”. Il numero quotidiano di decessi correlati al Covid non ce lo permette. Non ancora almeno. Le riaperture devono avvenire in sicurezza. Per questo il Governo sta valutando- in linea con altri Paesi europei – l’introduzione di un pass sia per spostarsi tra una regione e l’altra sia per poter accedere a determinati luoghi pubblici o prendere parte agli eventi sportivi. Questo certificato dovrà attestare o che il soggetto ha già ricevuto entrambe le dosi del vaccino o che è guarito dal Covid e, pertanto, ha sviluppato gli anticorpi oppure dovrà riportare l’esito negativo di un tampone eseguito nelle ultime 48 ore.
Siccome la campagna vaccinale, ad oggi, in Italia è ancora un po’ indietro e non tutti hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino, si prevede che molti, per potersi spostare, andare in vacanza o semplicemente al cinema, ricorreranno ai tamponi. Ed ecco che allora – riporta il Corriere della Sera – i tamponi sbarcano anche nei supermercati, per facilitarne la reperibilità da parte di tutti. Il kit arriverà nei supermarket già a partire dalla prima settimana di maggio e conterrà un tampone nasale che fornirà il risultato nel giro di appena 15 minuti. E’ stato brevettato dalla società cinese Xiamen Boson e verrà distribuito in Europa dall’azienda austriaca Technomed. Il costo è davvero incredibile: appena 6-8 euro.
L’azienda produttrice ha specificato che il livello di precisione non è paragonabile a quella dei tamponi molecolari e che il test non può essere utilizzato per scopi diagnostici ma può essere utilissimo per un cinema deciso all’ultimo con gli amici. Uno studio svolto a dicembre su 332 soggetti – riferisce AGI – ha fatto emergere che il margine di errore dei tamponi rapidi è piuttosto alto. Mentre il test molecolare aveva rilevato 249 casi di positività, il test rapido ne aveva riconosciuti solo 151. Pertanto con questi tamponi da supermercato il rischio è che i luoghi pubblici vengano affollati da molti falsi negativi e che il Covid continui a diffondersi.