Anche Giulia Stabile, allieva del talent Amici, è stata vittima di bullismo quando era adolescente. A rivelarlo è stata la madre.
Giulia Stabile è una delle ballerine che potrebbe vincere la ventesima edizione del talent “Amici di Maria De Filippi”. Allieva dell’insegnante di danza Veronica Peparini, la ragazza in passato è stata vittima di bullismo. Lo ha rivelato la stessa ballerina poco tempo fa alla conduttrice e anche agli altri ragazzi della scuola.
Ora, in un’intervista al settimanale ‘Di Più’, a rimarcare il suo passato è stata anche la madre, che ha parlato di un ‘periodo nero’ che ha dovuto affrontare l’allieva.
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Le sue parole hanno colpito profondamente tutti i fan della ragazza e l’hanno mostrata sotto un’altra luce.
In questo modo, la mamma ritorna a quei momenti difficile e inizia a raccontare che “Una volta è tornata a casa in lacrime, con il giacchino di cuoio tutto rovinato. I compagni di classe glielo avevano sottratto e tagliato. Glielo avevano ridotto a strisce. A pezzi”.
A questo punto, la mamma si ricorda di come “Sono immediatamente andata a parlare con i professori. Mi hanno detto che la colpa era di mia figlia, che il resto della classe le voleva bene, ma lei non si inseriva. ‘Se le vogliono bene, perché le tagliano la giacca? Perché le danno addosso? Perché quando fa ginnastica nessuno tifa per lei?‘ ho urlato”.
In passato, l’allieva di Amici è stata vittima di bullismo: per i professori doveva smettere di ballare
La soluzione a risolvere questa situazione difficile che ha dovuto vivere Giulia? Per i professori doveva smettere di fare danza “Mi hanno risposto che avrei dovuto non farle più frequentare le lezioni di danza e, invece, mandarla al doposcuola per consentirle di inserirsi nel gruppo dei compagni”.
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E ancora la madre racconta che “Non avrei mai tolto a mia figlia l’unica cosa che riusciva a renderla felice. Ma non è stato un periodo facile. Giulia usciva da scuola, andava a danza e spesso rimaneva a lezione fino alla sera. Poi tornava a casa e si metteva a studiare fino a tardi“.
Ed infine “Temeva che, se non si fosse preparata, i suoi compagni l’avrebbero presa in giro. A volte si nascondeva sotto le coperte e continuava a studiare fino all’alba. Era una lotta continua. L’indomani, però, mi accorgevo subito del modo in cui aveva passato la notte perché aveva le occhiaie e si addormentava in classe. Sono stati anni difficili. Nemmeno la psicologa della scuola l’ha aiutata. Tuttora, quando usciamo in macchina, Giulia non vuole che passi nella via di quella scuola: mi chiede di fare strade diverse perché ha ricordi troppo brutti”.