Continua a tenere banco la presunta crisi tra Diletta Leotta e Can Yaman. Ieri sera la conduttrice ha ricevuto il secondo tapiro da Striscia
Lunedì 3 maggio 2021, l’inviato di Striscia la Notizia, Valerio Staffelli ha consegnato un nuovo tapiro d’oro a Diletta Leotta. La conduttrice televisiva, non smette di far parlare di se e le parole dette al giornalista, hanno scatenato una nuova polemica. Intanto, la show girl ha confermato la relazione sentimentale con Can Yaman, anche se l’attore appena viste le telecamere è scappato nel’edificio dove abita la compagna, nel capoluogo milanese. Ma vediamo insieme nel dettaglio cosa è successo.
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La conduttrice fa delle precisazioni sulla sua vita sentimentale
Diletta Leotta sembra stanca dei continui pettegolezzi sulla sua vita privata e la sua storia con Can Yaman. La conduttrice di Dazn, ieri sera, ha ricevuto il suo secondo tapiro per le foto uscite insieme al figlio del Presidente della Roma.
A tal proposito, dopo che Can Yaman si è allontanato da lei ha dichiarato: “Quelle foto sono di dicembre. Ero single e a 29 anni, se sei single, un limone te lo puoi anche concedere. Sto ancora con Can, ero in macchina con lui poco fa”, ha affermato.
“Ci sono dei limiti che non devono essere superati e la sfera privata di una persona fa parte di questi. Non mi aspettavo che pubblicassero quelle foto, anzi nemmeno immaginavo che avessero potuto scattarle dentro casa”, ha continuato ancora Diletta.
La coppia al centro di polemiche
Intanto, mentre si continua a chiacchierare sul presunto tradimento di Diletta nei confronti di Can, la coppia continua a mostrarsi in pubblico. Prima che la Leotta sbottasse, anche Yaman ha dimostrato un certo fastidio per i numerosi pettegolezzi sulla sua vita privata.
Infatti, prima ha bloccato il suo account social ritornando poi con una pungente frecciatina. I due sembrano davvero stanchi ma c’è da dire che sono molti i paparazzi che si sono scontrati contro di loro. Per alcuni, è proprio la coppia a voler finire sulle copertine e di conseguenza è inutile che ad oggi si lamentano.
