Iniettava aria nelle vene dei pazienti per provocarne il decesso. L’aberrante storia del barelliere Davide Garofalo.
Sulle pagine della cronaca nera si possono trovare storie di una violenza tale da risultare incredibili. Come il 41 enne che qualche giorno fa, in provincia di Pavia, ha cosparso di alcol etilico e dato fuoco alla sua compagna incinta di due mesi. Non meno atroce la storia di Sarah Ganoe, la 35 enne americana che ha accoltellato e sviscerato i suoi due bambini di 8 anni e 10 mesi. Altrettanto orribile la storia di Davide Garofalo, il barelliere 46 enne accusato di aver provocato la morte di tre malati gravi tra il 2014 e il 2016.
Secondo l’accusa – riporta Leggo – Garofalo avrebbe iniettato aria nelle vene dei pazienti per provocarne la morte. Il processo di primo grado si è concluso con una condanna all’ergastolo. La prima Corte d’Assise di Catania ha condannato il barelliere per omicidio aggravato ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. La Procura, invece, coordinata dal Pubblico Ministero Andrea Bonomo, ha chiesto 30 anni di reclusione per Garofalo. Stando a quanto emerso dall’inchiesta della Procura “Ambulanza della morte” – nata a seguito di un servizio della trasmissione Mediaset Le Iene – Garofalo iniettava aria nelle vene di pazienti terminali nel tragitto tra l’ospedale e la casa dei malati. Il trasporto avveniva su ambulanze private. I malcapitati, di conseguenza, morivano per embolia gassosa che veniva facilmente spacciata come decesso per cause naturali trattandosi di persone già molto malate.
Il perché di tutto questo? Guadagnare un extra. Un extra, tuttavia – spiega il Corriere della Sera – parecchio esiguo: 200-300 euro derivanti dalla vestizione dei cadaveri che le famiglie dei defunti gli avrebbero dato per occuparsi del servizio. Denaro che poi il barelliere avrebbe dovuto dividere con i clan mafiosi di Biancavilla e Adrano. Oltre a Garofalo è imputato per un altro decesso anche un secondo barelliere, Agatino Scalisi. Ma la data del processo, che si terrà con rito abbreviato, non è ancora stata decisa.