Una giovane conduttrice radiofonica è deceduta una settimana dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid di AstraZeneca.
Lisa Shaw era una conduttrice radiofonica molto apprezzata e amata dalla sua platea di ascoltatori. Aveva solo 44 anni e lavorava presso la Bbc di Newcastle, a Londra. La donna purtroppo non c’è più da una settimana: una trombosi l’ha sottratta alla sua famiglia, ai suoi affetti e ai suoi ascoltatori. Il decesso – riporta Leggo – è avvenuto a breve distanza dalla vaccinazione. Alla Shaw, nonostante la giovane età, era stato somministrato il siero anglo svedese di AstraZeneca. Infatti nel Regno Unito, a differenza di altri Paesi come Francia, Germania e anche Italia, tale vaccino viene inoculato a tutte le fasce anagrafiche e non soltanto a chi ha più di 60 anni.
La famiglia ha fatto sapere che la pluripremiata conduttrice radiofonica, non aveva patologie pregresse. La donna è spirata nell’ospedale di Newcastle nel pomeriggio di venerdì 21 maggio dopo un periodo trascorso in terapia intensiva. I familiari – riporta Il Tempo – accusano la casa farmaceutica ed imputano al vaccino la causa del decesso di Lisa. Infatti hanno raccontato che la donna ha iniziato ad accusare forti mal di testa una settimana dopo aver ricevuto l’AstraZeneca. Da lì il peggioramento è stato progressivo fino a portare alla rianimazione e, infine, al decesso.
In tutto il Regno Unito, fino ad oggi, su 33 milioni di persone vaccinate con AstraZeneca, sono stati segnalati 309 casi di coaguli di sangue a seguito della somministrazione del farmaco di Oxford. Tuttavia, per chi ha meno di 40 anni, viene offerta anche un’alternativa al sopracitato vaccino. Alternativa che, però, non sempre è disponibile. Ora spetterà al medico legale stabilire se c’è una connessione di tipo causale tra la morte improvvisa di Lisa Shaw e la vaccinazione o se si è trattato, invece, di una mera coincidenza temporale.