La conduttrice Mediaset parla della scelta di non aver avuto figli suoi insieme a Maurizio Costanzo e dell’adozione di Gabriele
Maria De Filippi nonostante la sua grande popolarità è riuscita negli anni a mantenere un certo riserbo sulla sua vita privata. In una recente intervista, però, ha parlato di suo figlio Gabriele e del periodo in cui ha deciso di adottarlo. Come in molti sapranno, la conduttrice e Maurizio Costanzo negli anni 90 hanno scelto la strada dell’adozione, non potendo avere figli e Maria ha confessato che da allora la sua vita è completamente cambiata.
La scelta dell’adozione da parte di Maria De Filippi
“Non è stata una scelta semplice”, ha spiegato la De Filippi di recente. La conduttrice ha sempre avuto il desiderio di diventare madre, ma la paura di non poter piacere a suo figlio, l’ha sempre preoccupata.
Maria ha raccontato che hanno adottato Gabriele quando il ragazzo aveva già 12 anni, un incontro che si è rivelato un vero colpo di fulmine. È bastato un solo sguardo per capire che tra i tre c’era molta sintonia e quell’incontro ancora oggi lo ricorda benissimo.
Nel corso dell’intervista, la presentatrice di Amici ha ammesso che per lei i figli sono di chi li cresce e non di chi li fa e ad oggi non ha nessun rimpianto. Gabriele è un ragazzo d’oro, lavora presso i suoi studi a Roma, ha quasi 30 anni ed è fidanzato da qualche anno.
La conduttrice confessa la sua più grande paura
Maria De Filippi più volte ha ammesso che a “convincerla” sull’adozione si è consigliata con una sua cara amica. Si tratta di Luciana Litizzetto, alla quale anche lei ha adottato due bambini insieme a l’ex compagno.
La presentatrice di Uomini e donne non ha mai nascosto il grande cambiamento che ha portato Gabriele nella sua vita, raccontando dei piccoli dettagli. Ad esempio, nel Natale 2004 si è ritrovata piena di Lego, robot e draghi in casa.
“Quell’anno ricordo di aver giocato a Fifa. Avevo paura di non piacergli: l’adozione è una scelta precisa e c’è un periodo, come è giusto che sia, in cui avviene un incontro seguito dalle persone preposte e tu non sai che cosa dirà lui di te, perché viene ascoltato senza te presente. Dunque tutto quello che deciderà di dire è come un esame”.