Omicidio in famiglia nell’Alessandrino. Una donna ha ucciso il marito dentro le mura domestiche alla presenza del figlio.
Tragedia familiare a Borghetto Borbera, in provincia di Alessandia. Una donna di 60 anni – riporta SkyTg24 – ha ucciso il marito nella loro abitazione mentre in casa era presente anche il figlio. Il tragico evento si è consumato intorno alle ore 19.30 di domenica 11 luglio. Dopo l’omicidio è stata la sessantenne stessa a chiamare il 112 per costituirsi. Interrogata nel corso della notte, ora si trova già in stato di fermo. Secondo alcune fonti, la donna avrebbe agito al culmine di una lite, stanca dei continui maltrattamenti subiti.
L’omicida ha raccontato di aver ucciso il marito dopo averlo sedato per difendere se stessa e il figlio dai continui abusi subiti tra le mura domestiche. Abusi a cui molte donne sono sottoposte per lunghi periodi senza mai trovare la forza di denunciare, purtroppo. I Carabinieri – spiega Fanpage – hanno trovato il cadavere dell’uomo – un camionista di 64 anni – con evidenti segni di strangolamento. La donna è stata sottoposta a fermo nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino. Il 64enne ucciso era molto noto nel piccolo comune di Borghetto Borbera. I due coniugi erano conosciuti dai concittadini come due grandi lavoratori sempre molto gentili. Nessuno, secondo le prime indiscrezioni fornite da residenti, sospettava delle violenze che la donna di 60 anni doveva subire tra le mura domestiche. I fenomeni di violenza domestica, purtroppo, non conoscono “lockdown” e, anzi, in alcuni casi, la chiusura forata tra le mura domestiche ha solo peggiorato la situazione di molte donne e minori. Qualche tempo fa, in provincia di Mantova, una giovane donna è riuscita per un pelo a salvarsi dal tentativo di strangolamento da parte del marito. la poverina da mesi subiva violenze fisiche e psicologiche attuate non solo dal coniuge ma anche dai suoceri che l’avevano reclusa e schiavizzata.