Silvia Provvedi, componente del duo “Le Donatella” insieme alla sorella gemella Giulia, torna a parlare del compagno che si trova in carcere.
Silvia Provvedi non si sarebbe mai aspettata di trascorrere il primo anno della sua piccola Nicole lontana dal suo compagno, Giorgio De Stefano. L’uomo, come è noto a tutti, è stato arrestato per associazione mafiosa, pochi giorni dopo la nascita della figlia, nel 2020.
In questi giorni, la cantante, che è stata intervistata da “Blasting News”, è tornata a parlare di Giorgio De Stefano, anche se ha utilizzato poche parole, piene di significato.
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Nello specifico Silvia Provvedi ha dichiarato “Sono fidanzatissima. Credo nell’innocenza del mio compagno e padre della nostra bambina. Lo stiamo aspettando”.
Per la cantante il suo compagno è del tutto estraneo e non farebbe parte del “giro illecito di cui è accusato”. Ovviamente, a giudicarlo colpevole o meno saranno solamente i giudici.
Silvia Provvedi, in tutti questi mesi, non ha mai cambiato opinione sul suo compagno. In una recente intervista, infatti, la cantante ha ribadito il suo pensiero “Mi manca da morire.
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Nonostante la difficoltà e la divisione, la lontananza forzata, siamo così uniti che niente e nessuno ci dividerà. Questo lo voglio ribadire con forza. Ci sono pochi mezzi per comunicare, ma per noi diventano importantissimi e sappiamo sfruttarli”.
Le Donatella: “Moralisti su Pornhub” chiaro attacco agli haters
Durante la sua intervista al Blasting News, Silvia ha poi parlato del suo ultimo lavoro, ovvero la canzone “Moralisti su Pornhub”. Leggendo o sentendo la canzone, c’è un chiaro riferimento agli haters e ai cosiddetti leoni da tastiera. Argomento che entrambe le sorelle conoscono fin troppo bene, essendo state anche loro delle vittime di questi bersagli.
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Ad esempio, Giulia Provvedi, ha affermato che più spesso è stata etichettata come lesbica. E solo perché sulla copertina del brano, si scambia un bacio con la sorella.
Le sue parole sono state “Come se fosse un male nella società. Proprio ora che a livello storico e globale c’è una grande apertura mentale e legale sull’argomento delle diversità. Colgo anche l’occasione per specificare che ogni persona ha il diritto e il piacere di amare ciò che la fa star meglio, uomo o donna che sia”.
