La piccola Edith non c’è più, a toglierle la vita la sua mamma che voleva vendicarsi del marito. La donna ha anche denunciato il coniuge.
E’ l’8 marzo 2021 quando la piccola Edith, una bimba di soli 2 anni, viene soffocata. La tragedia si è consumata a Cisliano, in provincia di Milano. A togliere la vita alla piccola – riportava Today – la 41 enne Patrizia Coluzzi. Chi era la donna? La mamma della vittima. Per i giudici non si trattò di un caso di depressione post partum – come accaduto in altri casi in cui delle madri, in preda al delirio, hanno ucciso i propri bambini – ma di un gesto premeditato. Patrizia voleva vendicarsi del marito, William Anzaghi, di 44 anni, che l’aveva lasciata. Infatti, dopo che lui era andato via di casa, la ex moglie aveva presentato quattro denunce riferendo di aggressioni e minacce e aggiungendo azioni di stalking una volta finita la convivenza.
Ma ora, dopo mesi e dopo aver perso la figlia, Anzaghi torna libero. Il gip Pietro Balduzzi del Tribunale di Pavia ha archiviato il procedimento a carico di Anzaghi. A quanto pare non ci sono prove che l’uomo abbia commesso i reati attribuitigli dalla ex moglie. Intervistato da Il Giorno, ha commentato: “Almeno un sasso che mi tolgo dalla scarpa, anche se sul cuore mi resta un peso enorme“. Inoltre ha spiegato che Coluzzi non gli permetteva più di vedere la piccola Edith dopo che lui aveva lasciato la casa di Cisliano per – a suo dire – l’eccessiva gelosia della moglie che lo accusava di tradirla. Anche lui, pertanto, si era visto costretto a denunciare la madre di sua figlia per diffamazione e sottrazione di minore. “Il 21 gennaio, giorno del compleanno di Edith, ero stato costretto a chiamare i Carabinieri perché lei non voleva farmi entrare in casa. Io volevo solo vedere mia figlia e donarle un giocattolo. I Carabinieri sono intervenuti e alla fine sono riuscito a parlare con la piccola in videochiamata” – le parole di Anzaghi. Ora l’uomo, per cercare di non pensare all’immensa disgrazia che gli è toccata, si sta impegnando in un nuovo progetto: un’area giochi in onore di Edith nella scuola dell’Infanzia Capponi, quella che la bambina avrebbe frequentato. Per crearla l’uomo sta utilizzando le donazioni che ho ricevuto dopo la tragedia, pari a circa 3mila euro.