“Carrozze del treno separate per chi non ha il Green Pass”: l’idea dell’assessore PD

Da un assessore regionale del Partito Democratico è arrivata una proposta decisamente estrema sul Green Pass.

carrozze treno separate felicori
Getty Immages/Emanuele Cremaschi

Il Green Pass obbligatorio – a partire dal 5 agosto – per accedere a palestre,piscine, cinema, teatri, musei, bar e ristoranti al chiuso sta già facendo molto discutere. Tuttavia – riporta TgCom24 – c’è chi ritiene che questa scissione tra” e non “muniti” di patentino verde non sia ancora abbastanza netta ed estesa e allora propone di applicarla anche ai mezzi di trasporto pubblici. L’idea arriva dall’Emilia Romagna del Dem Stefano Bonaccini e a lanciarla è stato l’assessore Mauro Felicori il quale ha proposto carrozze separate per chi non ha il Green Pass. L’esponente del Partito Democratico ha sottolineato come questa sua idea  permetterebbe di ricominciare ad occupare il 100% dei posti disponibili sui treni. Ma solo, ovviamente, nelle carrozze riservate a chi ha il Green Pass.

Felicori – sulla sua pagina Facebook – ha chiarito: “Non bisogna solo vedere i divieti, ma anche le opportunità. In campo culturale si aprirebbe la strada all’abolizione del distanziamento nei teatri e nei cinema, che oggi dimezza i posti disponibili, rendendone insostenibile la gestione. In secondo luogo, avendo come obiettivo la salute e non la mortificazione dei refrattari, si potrebbe applicare in modo variabile: ad esempio in treno dividendo le carrozze, come era una volta per i fumatori“.

Una posizione che – riferisce Fanpage – ha subito innescato le polemiche di Lega e Fratelli d’Italia. Il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri in una nota ha scritto: “Bonaccini dica all’assessore Felicori che l’apartheid è finita, Rosa Park ha vinto la sua battaglia contro gli autobus per soli bianchi e anche in Svizzera sono scomparsi i cartelli ‘Locali per cani e stranieri’. La sua proposta di treni per soli vaccinati ricorda il peggior razzismo e la più becera cattiveria“.Gli ha fatto eco il capogruppo della Lega nella Regione, Matteo Rancan, che ha commentato: “Una vera follia, una boutade, se di questo si tratta, che non fa ridere nessuno. Piuttosto una frase assai infelice e profondamente discriminatoria, che però rende alla perfezione quella che è la concezione di democrazia di certi “dem”. Dall’assessore alla Cultura ci aspettiamo una pronta marcia indietro e soprattutto delle scuse“.

 

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